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Unioni civili, sì all’assegno di divorzio a una coppia di donne

PORDENONE. Anche nell’ambito delle unioni civili, il coniuge economicamente più debole ha diritto all’assegno di divorzio, come avviene per le coppie di sesso diverso. Lo ha deciso il Tribunale di Pordenone lo scorso 13 marzo con una sentenza che per la prima volta attribuisce a una donna l’obbligo di mantenere la sua compagna. La coppia, insieme dal 2013, era unita civilmente dal 2016. Al momento della separazione, una delle due donne ha chiesto di essere aiutata economicamente perché più debole dal quel punto di vista: si era trasferita a Pordenone per amore sacrificando la sua carriera.

Il giudice ha stabilito che, vista la differenza tra i redditi delle due donne, debba essere previsto un assegno mensile. Nel provvedimento del Tribunale, per il giudice Gaetano Appierto è “altamente verosimile che nel corso della stabile convivenza delle parti in causa, con inizio nell’autunno del 2013, siano state adottate dalla donna economicamente più debole decisioni in ordine al trasferimento della propria residenza e alla attività lavorativa dettate non solo dalla maggior comodità del posto di lavoro rispetto ai luoghi di convivenza (Pordenone piuttosto che Venezia), ma anche dalla necessità di coltivare al meglio la relazione e trascorrere quanto più tempo possibile con la propria compagna”.

L’assegno di mantenimento sarà di 350 euro al mese a carico della coniuge economicamente più forte che occupa ancora l’abitazione condivisa durante la relazione.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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