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A Milano sfilano in 70 mila, contestazioni dai pro Palestina

MILANO. Dopo Roma, anche a Milano ha sfilato il corteo per la Festa della Liberazione. In testa le autorità, con il sindaco, Giuseppe Sala, e i gonfaloni dei comuni. Nel corteo anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che sfila appena dietro la testa del corteo, tra i manifestanti del suo partito. 

“Siamo oltre 70mila. C’è uno spezzone del corteo ancora in via Palestro, Milano ha saputo dare una grande risposta”, ha sottolineato dal palco il presidente dell’Anpi di Milano e provincia, Roberto Cenati, concludendo gli interventi.

Intanto forti contestazioni si sono verificate al passaggio della Brigata Ebraica da parte dei manifestanti pro Palestina. “Via i sionisti dal corteo” e “Israele Stato terrorista” sono stati gli slogan usati. La contestazione, pur molto accesa, non ha provocato incidenti. Tra i manifestanti c’è un ampio schieramento delle forze dell’ordine. Al momento della contestazione gli esponenti della Brigata cantavano “Bella Ciao”.

Le proteste del gruppo pro Palestina

“La democrazia va difesa e conquistata ogni giorno: oggi difendere la democrazia per me è creare lavoro, investire nella scuola e pensare alla sanità, alle persone che hanno bisogno. Questo è quello che la democrazia ci chiede – ha detto Zingaretti –. Non c’è un momento della storia in cui i diritti sono acquisiti ma hanno sempre bisogno di essere rigenerati e difesi, per questo è importante il 25 aprile, per non dimenticare”.

Il sindaco Sala ha invece lanciato un messaggio a Salvini: “Snobbare questo giorno non va bene. Ce lo dovrà dire se il 25 aprile è anche la sua festa”.

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