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Venezuela: “Erosi ogni diritto e libertà”. La condanna dell’Onu

GINEVRA. Sul Venezuela grava una coltre di violenza e di paura degna delle peggiori dittature. Questo emerge, forte delle testimonianze e delle tragedie provate che quel Paese attraversa e ha attraversato. “Le principali istituzioni e lo stato di diritto in Venezuela sono stati erosi“: è quanto denuncia l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Michelle Bachelet in una dichiarazione sul Paese sudamericano davanti alla sessione del Consiglio dei diritti umani a Ginevra. Bachelet denuncia nel suo rapporto “attacchi contro oppositori e difensori dei diritti umani“, che comprendono “minacce, detenzioni arbitrarie, tortura, violenze sessuali, uccisioni e sparizioni“.

Venezuela diritto libertà

Il capitano di corvetta Rafael Acosta era stato accusato di cospirazione per aver partecipato ad un piano per abbattere e uccidere Nicolás Maduro. Lo avevano arrestato poche ore prima che l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, concludesse la sua visita di tre giorni in Venezuela. La moglie, Waleswka Pérez, ha subito denunciato che il marito era stato torturato e che sotto i colpi degli uomini del Controsponaggio alla fine era morto. Il regime si è limitato a prendere atto del decesso, ha trasferito la salma nella morgue di Bello Monte, la principale di Caracas, ma ha impedito che familiari e periti della difesa potessero vederla. E’ stato costretto ad aprire una inchiesta anche per le reazioni della Bachelet rimasta “impressionata” da questa morte “inaspettata e inquietante”.

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