MOSCA. Rosatom, una società pubblica russa che si occupa di tutti i campi del nucleare, ha comunicato della prima centrale nucleare galleggiante al mondo. Akademik Lomonosov, questo il nome, ha iniziato a fornire energia elettrica al distretto autonomo della Chukotka, situato nell’Estremo Oriente russo, in prossimità dell’Alaska. I generatori sono stati sincronizzati con i parametri della rete a terra, mentre la centrale sarà connessa alla rete di fornitura del riscaldamento della città di Pevek nel 2020. L’agenzia di informazione russa Ria Novosoti ha inoltre riportato la notizia della sostituzione delle centrali atomiche di Bilibino e di Chaun, quest’ultima a carbone.
È stato a partire dagli Anni Novanta, come scritto su Russia News nel 2018, che i russi hanno cominciato a ideare questo tipo di centrali, basandosi su un progetto di 20 anni prima di un rompighiaccio a propulsione nucleare. Pare che nei prossimi dieci anni sia prevista la costruzione di altre centrali nucleari galleggianti. Preoccupate le associazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace, che denuncia il pericolo di quella che potrebbe diventare una “Chernobyl sul ghiaccio”.
