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Al Villaggio per la Terra di Roma in primo piano il clima e salute

ROMA. Sono dieci le azioni “sane” e concrete da promuovere per salvare il Pianeta: rifiutare l’usa e getta, spegnere la luce quando non serve, non sprecare l’acqua, riciclare correttamente, comprare prodotti locali, acquistare solo ciò che serve, prediligere azioni sostenibili, evitare buste di plastica e imballaggi, camminare di più e guidare di meno, diffondere le buone pratiche a più persone possibili. Lo sostengono un gruppo di scienziati riuniti al Villaggio per la Terra (22 – 29 maggio), promosso a Roma da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari al Pincio e a Villa Borghese, una grande festa e un’opportunità di confronto sui temi della sostenibilità ambientale e sociale. La lotta è contro il riscaldamento globale, una mobilitazione che proseguirà a settembre, a Boston, in corrispondenza con l’Assemblea delle Nazioni Unite, mentre è stata presentata ieri, domenica 28 aprile, la “Carta Internazionale di Roma sul clima e la salute”, dal momento che c’è una diretta connessione tra questi due argomenti.

smog a roma

«Il tema della correlazione tra cambiamento climatico e salute l’abbiamo inaugurato noi italiani l’anno scorso, con un convegno che ha richiamato gli scienziati di tutto il mondo su questa evidenza scientifica, che in precedenza non era mai stata consolidata. I talk del Villaggio per la Terra rappresentano un’occasione per portare i dati inquietanti su questa correlazione a un pubblico più vasto; per far capire quanto il cambiamento climatico impatti sulla salute di tutti; e anche per anticipare quello che sarà il proseguimento, a settembre, a Boston», spiegano da Earth Day e dal Movimento dei Focolari, promotori del Villaggio della terra insieme con un centinaio di organizzazioni partner.

«Io l’ho paragonato – dice Walter Ricciardi, presidente della Federazione Mondiale delle Società di Sanità Pubblica, e direttore del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli di Roma – a un’apocalisse a fuoco lento, nel senso che è qualcosa di cui non ci accorgiamo perché cresce lentamente. È come se fossimo delle rane che vengono messe lentamente a bollire, e poi alla fine si accorgono dell’impatto sulla salute quando è troppo tardi. Mentre in passato rischi come l’apocalisse nucleare furono ben chiariti da Hiroshima e Nagasaki, l’apocalisse che il cambiamento climatico può causare per la saluteè largamente sottostimata. Perciò è molto opportuno parlarne in tutte le circostanze e spiegare questi dati ai cittadini».


Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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