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Amianto, sos dall’Ona: situazione a rischio in 2.400 scuole

ROMA. L’Osservatorio nazionale amianto lancia un preoccupante appello, sottolineando come nel nostro Paese si siano almeno 2.400 scuole a rischio, con un bacino di 350 mila alunni e 50 mila docenti. Secondo l’Osservatorio, la situazione è al limite per istituti e palestre non a norma, dove in alcuni casi per poter imparare ed insegnare si rischia la propria incolumità a causa della presenza di amianto. I dati sono stati forniti nel corso della conferenza organizzata dallo stesso Ona e del Comitato nazionale italiano Fair play dal titolo “Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l’amianto”, in cui si è analizzato lo stato di salute degli impianti sportivi afflitti dal degrado e dalla contaminazione da amianto.

amianto nelle scuole

“La presenza di amianto negli impianti sportivi e il rischio concreto per la collettività si lega in alcuni casi all’assenza di adeguati investimenti di ammodernamento delle strutture”, è stato spiegato e proprio per questo l’Osservatorio ha proposto un più efficace utilizzo degli strumenti tecnico normativi e finanziari costituiti dai Piani pluriennali di interventi, con utilizzo del fondo “Sport e Periferie”.

Il presidente dell’Ona Ezio Bonanni ribadisce come sia necessario, anzia indispensabile “affrontare e risolvere il problema amianto in Italia, dando priorità alle scuole, agli impianti sportivi e agli edifici pubblici, per evitare tutte le forme di esposizione alla fibra killer, e quindi realizzare la vera prevenzione che è quella primaria. In questo modo, si ammodernano le strutture, si aprono i cantieri, si crea lavoro e si tutela la salute e l’ambiente”. Anche Ruggero Alcanterini, presidente del Comitato nazionale italiano Fair play, ha rilevato come il “no all’amianto” in tutti gli impianti sportivi e scolastici d’Italia possa e debba “divenire un imperativo e un simbolo della sostenibilità ambientale. Occorre dare priorità all’emergenza amianto“.

Secondo le stime, nel nostro Paese ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, 33 in matrice compatta e sette friabile, in un milione di siti, di cui 50.000 industriali e 40 di interesse nazionale (di questi, 10 solo per amianto, da Fibronit di Broni e di Bari a Eternit di Casale Monferrato. Una situazione che, dati alla mano, sta provocando un fenomeno epidemico con 6.000 decessi ogni anno di mesotelioma (1.900), asbestosi (600), e tumori polmonari (3.600). In quanto alle scuole. l’Osservatorio ha fatto un censimento sui materiali che contengono amianto: 2.400 scuole, con esposizione alla fibra killer di almeno 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e non docenti; 1.000 biblioteche ed edifici culturali; 250 ospedali, 300.000 chilometri di tubature, che diventano 500.000 compresi gli allacciamenti. E “gli stessi impianti sportivi, realizzati prima dell’entrata in vigore del divieto di utilizzo di amianto (1 aprile 1993) presentano materiali in amianto e contenenti amianto e necessitano quindi di bonifica.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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