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Borsa italiana in calo nel 2018, ma le società quotate valgono 543 miliardi

MILANO. E’ tempo di tirare le somme alla Borsa Valori di Milano, società che gestisce il mercato finanziario italiano, fu fondata nel 1808 ed è la nona più antica borsa del mondo e la sedicesima più importante del mondo. L’attuale società è nata nel 1998 dalla privatizzazione dei mercati di borsa.

In questi primi giorni del nuovo anno è stato presentato un dettagliato resoconto dei valori che sono stati trattati. Si tratta di numeri importanti, che sono un termometro dello stato di salute economica e di fiducia nel Paese delle famiglie italiane. Il dato complessivo più importante riguarda la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Piazza Affari  che si è attestato a 543 miliardi di euro, che rappresenta il 33,5% del Pil.
A fine dicembre 2018 erano 357 le società quotate sui mercati di Borsa Italiana. Entrando nel dettaglio: 242 società sono presenti sul mercato Mta (di cui 74 Star), 113 sono su Aim Italia. 2 sono attive su Miv. Inoltre si contano 95 società su Gem (Global Equity Market), il mercato Mtf che ospita titoli internazionali e 17 fondi chiusi su Miv.

Entrando maggiormente nel dettaglio c’è da annotare che nel corso del 2018 si sono registrano passaggi di mercato da Miv a Mta da parte di Guala Closures e da Aim Italia a Mta di cinque società: Giglio Group, Triboo, Piteco, Equita Group, Sit e Gpi.

Passando all’osservazione dei listini e degli andamenti del mercato borsistico italiano, per il 2018 l’indice Ftse Mib registra un calo del 15,8% (dato del 21 dicembre) rispetto all’anno precedente. Il Ftse Mib ha raggiunto la punta più elevata il 7 maggio con 24.544 punti e la punta più bassa il 21 dicembre con 18.397 punti. L’indice Ftse Italia All Share registra un calo del -16,5%; il massimo dell’anno 26.885 punti, raggiunti il 7 maggio 2018; minimo dell’anno 20.195 punti, fatti registrare il 21 dicembre 2018. L’indice Ftse Aim Italia, ha chiuso a quota 8.248, con un arretramento del -12,9% rispetto al 2017.

Molto interessante il dato sulla capitalizzazione complessiva delle società quotate in Borsa, che si ha raggiunto 543 miliardi di euro, pari al 33,5% del Pil nazionale.
Gli scambi di azioni si sono sostanzialmente mantenuti stabili, con una media giornaliera di 2,5 miliardi di euro e la sottoscrizione di 282.761 contratti (+2,3% rispetto al 2017). Complessivamente sono stati scambiati oltre 70 milioni di contratti per un controvalore di oltre 622 miliardi di Euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 29 maggio, quando sono stati scambiati 642.457 contratti , che costituisce il secondo record da sempre per il mercato azionario italiano. Il controvalore più consistente: 5,9 miliardi di euro si è avuto il 31 maggio.

La turnover velocity domestica, l’indicatore che, rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione, segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni è stato pari a 106,1%.

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Per controvalore l’azione più scambiata è stata Intesa Sanpaolo, per un totale di 71 miliardi di euro; è stata anche la più scambiata in termini di contratti con più di 4 milioni di contratti.
Nell’anno 2018 il totale della raccolta è stato pari a 2,0 miliardi di Euro da parte delle 31 società che si sono quotate sui mercati di Borsa Italiana attraverso Initial Public Offering (IPO). In aggiunta ci sono state 22 operazioni di aumento di capitale con un controvalore di oltre 2,2 miliardi di Euro. 17 le OPA nel 2018, per un controvalore di 4,8 miliardi di Euro.

Analizzando il mercato degli Etf, Etc/Etn c’è da sottolineare che ha raggiunto una media giornaliera di 432 milioni di Euro con più di 18.900 contratti (+9,8% in termini di contratti e +12,6% in termini di controvalore rispetto alla media giornaliera del 2017). Complessivamente su questi segmenti sono stati scambiati circa 108 miliardi di euro e oltre 4,7 milioni di contratti. Particolare crescita del segmento Etf (+16,3% dei contratti medi giornalieri, +16,2% del controvalore medio giornaliero).
Infine c’è da ricordare il debutto nella borsa di un nuovo ambito. Il 1° ottobre è nato il mercato AtFund dedicato agli Oicr Aperti, prima negoziati in un segmento dedicato di Etfplus. In soli tre mesi ci sono 124 strumenti quotati. L’Asset Under Management per gli Atfund si attesta intorno ai 331,2 milioni di euro. Complessivamente il mercato ha scambiato oltre 2.400 contratti per un totale di 168,2 milioni di euro

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