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Caso Ranucci, Barachini: “La Rai faccia chiarezza su Report”

Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai sollecita i vertici dell'Azienda affinché venga fatta piena luce sulla vicenda

Fare piena luce sulle modalità e le procedure di acquisto dei video che la trasmissione Report impiega nella predisposizione dei propri servizi d’inchiesta“. È questa in sintesi la richiesta contenuta in una lettera che il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, ha inviato alla presidente Marinella Soldi e all’amministratore delegato Carlo Fuortes.

Nella missiva si fa esplicito riferimento sia agli sms depositati dall’onorevole Andrea Ruggeri, Forza Italia, e dal senatore Davide Faraone Italia Viva, avuti con il conduttore della trasmissione, Sigfrido Ranucci, sia al caso dei video diffusi dal quotidiano il Riformista che “hanno messo in evidenza presunte modalità con cui la stessa trasmissione e il suo conduttore acquisirebbero il materiale da utilizzare nella realizzazione dei servizi d’inchiesta“.

“Fare piena luce su tutte le attività di Report”

Non sfuggirà alla vostra sensibilità – prosegue Barachini – che le vicende richiamate meritano di essere attentamente approfondite, in primo luogo a tutela dell’Azienda e della stessa trasmissione Report. In tale ottica, dunque, la Commissione, che ho l’onore di presiedere, ha concordato sull’esigenza che sia costantemente e tempestivamente aggiornata circa l’apertura, gli sviluppi e gli esiti puntuali derivanti dall’Audit, con l’ulteriore richiesta di precisare l’oggetto specifico su cui le procedure di verifica interna si sono concentrate“.

Il presidente della Commissione di Vigilanza conclude asserendo che “in considerazione della delicatezza degli episodi e delle circostanze indicate, la commissione ha condiviso la necessità di svolgere in tempi solleciti una vostra audizione per acquisire elementi informativi e chiarimenti utili a fare piena luce in particolare sulle modalità e le procedure di acquisto dei video che la trasmissione Report impiega nella predisposizione dei propri servizi d’inchiesta ed in generale sulle attività compiute allo scopo di coordinare e controllare gli acquisti aziendali, nell’ottica di una efficace e efficiente razionalizzazione dei costi e di un corretto impiego delle risorse pubbliche“.

Ranucci

Ranucci: “Le fatture fittizie non sono mai state effettuate”

Come ricordato dallo stesso Sigfrido Ranucci sulla sua pagina Facebook oggi il suo caso sarà dibattuto al Copasir, l’organismo di controllo parlamentare sui servizi segreti, e l’onorevole Andrea Ruggeri, Forza Italia, ha chiesto di poter essere audito per parlare del caso Report. E sempre nella giornata odierna la Corte dei Conti apre un fascicolo sulle presunte fatture fittizie di cui si parla nel video del 2014.

Fatture che secondo il conduttore non sono mai state effettuate così come dimostrato da due sentenze emesse dal Tribunale di Verona e da quello di Padova, che scagionarono del tutto la trasmissione Report: “I giudici dei due Tribunali giudicarono il lavoro di preparazione di quest’inchiesta e i contenuti trasmessi corretti e limpidi sulla base di diverse testimonianze” sottolinea Ranucci.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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