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Condannati tre anarchici per il ferimento di un artificiere

FIRENZE. Condannati dalla corte di assise di Firenze tre dei quattro anarchici accusati del ferimento dell’artificiere della polizia di Stato Mario Vece, investito dall’esplosione di un ordigno artigianale la notte di Capodanno 2017 a Firenze. I giudici hanno riqualificato il reato di tentato omicidio in quello di lesioni personali gravissime e inflitto una pena di 9 anni e 6 mesi a Pierloreto Fallanca, 9 anni 10 mesi e 15 giorni a Giovanni Ghezzi e 9 anni a Salvatore Vespertino.

Assolto per non aver commesso il fatto Nicola Almerigogna. I giudici hanno invece infatti assolto per non aver commesso il fatto Nicola Almerigogna, che però è stato condannato a 2 anni e 15 giorni di reclusione per associazione a delinquere e manifestazione non preavvisata. La sentenza è stata emessa nell’ambito del processo nei confronti di 28 esponenti di area anarchica, accusati a vario titolo anche di diversi altri reati, tra cui associazione a delinquere, manifestazione non preavvisata, imbrattamento, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale. Per quanto riguarda le altre parti civili, è stato disposto un risarcimento di 3.000 euro verso CasaPound, 5.000 euro per il sindacato di polizia Siulp, una provvisionale di 10.000 euro verso ministero dell’Interno e della Difesa e una provvisionale di 5.000 euro in favore dell’associazione culturale Il Bargello.

Le condanne sono state emesse nell’ambito del processo nei confronti di 28 esponenti di area anarchica, accusati a vario titolo anche di diversi altri reati, tra cui associazione a delinquere, manifestazione non preavvisata, imbrattamento, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale. La lettura della sentenza è stata interrotta dai cori e dalle urla degli anarchici presenti in aula, che sono stati sgomberati e che poi si sono poi riuniti davanti al tribunale.

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