• FINANZA

Crollano le Borse, l’Europa brucia 393 miliardi, Milano la peggiore: -6,24%

La settimana si chiude malissimo per il mercato finanziario, affossato dalla guerra in Ucraina

Le borse europee chiudono la settimana con un vero e proprio tracollo, a causa delle pessime notizie che arrivano dall’Ucraina. In una seduta le piazze del vecchio continente bruciano 393 miliardi di euro di capitalizzazione. La peggiore è Milano. Il Ftse Mib perde oltre il 6% e scende sotto i 23 mila punti. Male anche Parigi (-5%), Londra (-3,2%) e Francoforte (-4,41%). Wall street ha aperto in calo, seppure contenuto. A Piazza affari i titoli peggiori sono quelli bancari. Maglia nera però è ancora una volta Tim (-15%), ormai al minimo storico.

Gas, petrolio e grano ai massimi

Di contro, volano i prezzi di gas, petrolio e grano, i beni più condizionati dalla guerra in Ucraina. L’oro nero ha sfondato quota 110 dollari al barile su tutti i mercati. E alla pompa, un litro di verde costa ormai 2 euro. In salita anche le quotazioni del gas naturale in Europa, mentre il grano fa segnare veri e propri record. Alla borsa di Parigi ha raggiunto i 400 euro la tonnellata, +38% in una settimana.

Mosca rimane chiusa

La borsa di Mosca continua intanto a essere chiusa, e lo sarà almeno fino all’8 marzo compreso. Si tratta di una sorta di “sospensione” per possibile “eccesso di ribasso”. In pratica, si cerca di evitare un diluvio di vendite e perdite da profondo rosso per le aziende di stato e soprattutto gli oligarchi. La Borsa di Mosca non chiudeva dal 1917.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati