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Dal 14 gennaio stop alla plastica monouso

Entra in vigore il decreto legislativo 196/2021, che recepisce la direttiva europea "Sup", Single Use Plastic, del 2019. Niente più oggetti di plastica non compostabili e non degradabili

Scatta oggi il divieto alla plastica monouso in Italia. Stop ad oggetti in plastica  non compostabili e non biodegradabili. Nella lista  piatti e posate di plastica e cotton fioc. Tuttavia questi prodotti non spariranno da un giorno all’altro, i negozianti e i produttori potranno usare le scorte fino ad esaurimento

I prodotti vietati

I prodotti che non troveremo più sono: posate, piatti, cannucce cotton fioc, agitatori per bevande, aste da attaccare a sostegno dei palloncini, alcuni contenitori per alimenti in polistirene espanso, contenitori e tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.

Il decreto legislativo 196/2021, emanato per promuovere la transizione verso un’economia ecosostenibile vuole raggiungere entro il 2026 una riduzione quantificabile del consumo dei prodotti di plastica monouso, come si legge nell’articolo 4. Per i trasgressori sono previste multe, da 2.500 a 25mila euro e persino fino a 50mila euro se l’immissione contestata coinvolge un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato dell’azienda. Tuttavia niente multa per chi può dimostrare di aver immesso questi prodotti prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.

Agevolazioni per le aziende ecosostenibili

Ci saranno anche agevolazioni per le aziende che utilizzeranno oggetti riutilizzabili, compostabili o biodegradabili. A loro sarà infatti riconosciuto dal 2022 al 2024 un credito d’imposta nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro. Sono previste inoltre campagne di sensibilizzazione sui “vantaggi ambientali ed economici delle alternative basate su prodotti riutilizzabili”.

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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