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Djokovic vince la battaglia legale contro l’Australia e riottiene il visto

Il Tribunale di Melburne ha revocato il fermo del tennista serbo che sarà rilasciato e potrà iniziare ad allenarsi. Ma il Governo federale australiano è pronto a presentare ricorso

Il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, non è per niente abituato a perdere nello sport così come nella vita. Lo ha dimostrato anche nella dura battaglia intrapresa contro il Governo federale australiano che lo aveva bloccato in aeroporto, dopo lo sbarco in aereo, e non gli aveva concesso il visto in quanto non soddisfava i criteri per l’esenzione da un requisito fondamentale per l’ingresso nella Nazione: aver effettuato la vaccinazione al Covid oppure avere un valido motivo per esserne esentato.

Questa mattina davanti al tribunale di Melburne, in una seduta durata ben sette ore, il tennista serbo è riuscito a riottenere il visto e quindi è stato disposto il suo immediato rilascio. La sentenza è stata emessa dal giudice Anthony Kelly, che ha ripercorso tutte le tappe dell’intricata vicenda. In sostanza il giudice ha evidenziato come Djokovic avesse presentato ai funzionari della dogana l’esenzione concessagli dalla Federtennis australiana che gli permetteva di poter regolarmente partecipare al torneo del Grande Slam.

Il giudice australiano si chiede: “Cosa avrebbe potuto fare di più Djokovic?”

Se in un primo momento a livello mediatico non era stato fornito il motivo per il quale era riuscito ad ottenere l’esenzione, ai funzionari governativi la star del tennis aveva spiegato di aver contratto il Covid negli ultimi sei mesi, così come dimostra un tampone molecolare effettuato lo scorso 16 dicembre.

Ecco spiegato il motivo dell’esenzione ricevuta da Tennis Australia in data 30 dicembre, al quale si aggiunge il documento scritto ricevuto il 1° gennaio da parte del Dipartimento degli Affari Interni, che gli confermata di possedere i requisiti validi per entrare in Australia senza dover effettuare un periodo di quarantena. Dopo aver valutato tutte le prove a favore del tennista serbo il giudice australiano Kelly ha affermato: “Cosa avrebbe potuto fare di più quest’uomo?“. Il giudice ha infine disposto che al tennista venga riconsegnato immediatamente il passaporto e gli effetti personali.

Novak Djokovic
Novak Djokovic

Il Governo è pronto a impugnare la sentenza

Ma nonostante la sentenza permetta di fatto la partecipazione di Nole agli Australian Open, il Governo si è detto pronto a impugnare la decisione e ha fatto sapere, tramite i propri legali, che l’Australia può ancora ordinarne l’espulsione. Gli avvocato del governo federale australiano vorrebbero puntare tutto su un particolare di importanza fondamentale: la versione aggiornata delle linee guida escluderebbe che aver contratto il Covid nei sei mesi precedenti costituisca una controindicazione all’assunzione del vaccino. 

Allo stato attuale non è ancora dato sapere se Novak Djokovic, ironicamente rinominato sul web “Novax”, riuscirà a partecipare al primo torneo del Grande Slam del 2022. Quello che è certo è che tornerà nuovamente libero e potrà allenarsi, in attesa di capire se tornerà mestamente a casa o avrà voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa cercando di vincere il decimo Australian Open della carriera.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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