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Emilio Fede arrestato a Napoli per evasione dai domiciliari

Il famoso giornalista Emilio Fede è stato arrestato a Napoli per evasione dagli arresti domiciliari. Ieri sera l’ex direttore del Tg4 è stato raggiunto da alcuni carabinieri in borghese mentre stava cenando sul lungomare partenopeo in compagnia della moglie, l’ex senatrice Diana De Feo, con la quale stava festeggiando con qualche giorno d’anticipo il suo compleanno.

A Napoli Fede era giunto da poco raccogliendo l’invito di un gruppo di suoi amici giornalisti con i quali, avrebbe dovuto festeggiare il compleanno, l’89esimo, che cade proprio domani. Fede, contattato telefonicamente, parla dall’albergo del lungomare dove ha trovato alloggio ieri e dove, sempre ieri, è stato scortato dai carabinieri e gli è stato intimato di non lasciare la struttura fino alla decisione del magistrato di sorveglianza.

emilio fede arrestato

Secondo quanto appreso l’ex conduttore non avrebbe atteso l’autorizzazione del giudice di sorveglianza per trasferirsi da Milano a Napoli, nonostante alcune fonti a lui vicine affermino che avrebbe comunicato il suo spostamento ai carabinieri di Segrate. A seguito di una condanna Fede, dopo aver scontato 7 mesi agli arresti domiciliari, avrebbe dovuto completare la pena con 4 anni di servizi sociali.

È stato terrorizzante. Mi sono venuti ad arrestare per evasione perché non ho atteso le disposizioni per i servizi sociali. In un ristorante si sono presentati un capitano dei carabinieri, peraltro gentilissimo, con tre militari, come fossi il peggiore dei delinquenti“, afferma Emilio Fede all’Ansa.

Sei giorni fa, – fa sapere l’ex direttore del TG4 – il Tribunale di sorveglianza di Milano, precisamente il magistrato La Rocca, mi ha comunicato che mi era stata concessa una liberazione anticipata. Sono proprio cose da pazzi, stavo mangiando una pizza con mia moglie ed ero appena arrivato a Napoli“.

Pensi – aggiunge affranto il giornalista – che mi è stato addirittura negato di aprire la finestra. Voglio ricordare che sono caduto e adesso cammino appoggiandomi su un bastone. Immagini quanto posso essere pericoloso. Sono dispiaciuto per la giustizia e per la vita sociale visto che non posso neppure affacciarmi alla finestra“.

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