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Giustizia: giro di vite su latitanze, arresti ora possibili

ROMA. “Oggi vengono riconsegnati alla giustizia italiana cinque latitanti, condannati a vario titolo in via definitiva per bancarotta, violenza sessuale e atti sessuali con minorenni. Sono stati arrestati a Santo Domingo ed espulsi verso il nostro Paese. Un aereo li ha prelevati la notte passata e fra qualche ora arriveranno su suolo italiano”.

Con queste parole il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha annunciato il buon esito dell’operazione internazionale che ha permesso di assicurare al nostro Paese i cinque cittadini italiani latitanti da diverso tempo nella nazione caraibica. “È una grande soddisfazione – ha proseguito il Guardasigilli – perché lo scorso 13 febbraio ci siamo trovati in via Arenula con il ministro degli Esteri della Repubblica Dominicana, Miguel Vargas Maldonado, e abbiamo firmato degli importanti accordi bilaterali. Gli amici dominicani ci hanno restituito cinque criminali che volevano farla franca ancor prima che i rispettivi parlamenti abbiano ratificato gli accordi firmati tre settimane fa. Questa è la dimostrazione di un’autentica volontà di cooperazione fra i nostri due Paesi”.

Bonafede ha, infine, rivolto “un sentito ringraziamento alle autorità dominicane, agli uffici del Ministero che hanno lavorato a questi accordi, alla polizia italiana, all’Interpol e all’Aise per la conduzione dell’operazione. Lo ribadisco: nessuno può pensare di sottrarsi alla giustizia italiana”.

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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