• ARTE

Gli studenti di Polimoda a tu per tu con Jeff Koons

Jeff Koons intervistato dagli studenti di Polimoda di Firenze, ha parlato dell'arte della tecnologia e dei suoi inizi come artista

La scoperta dell’arte, il pubblico e la tecnologia, il rapporto tra gli artisti contemporanei e il consumismo. Si sono trovati a tu per tu con Jeff Koons alcuni studenti di Polimoda, educational partner di Palazzo Strozzi a Firenze per la mostra Jeff Koons. Shine (che ha già raggiunto i 70.000 visitatori e continua ad attirare persone da tutto il mondo). Gli studenti con le loro domande hanno provato a capire chi fosse oggi Jeff Koons e come guardare alla sua arte.

Jeff Koons ha stupito i ragazzi

Gli studenti provenienti da diversi Paesi e discipline, hanno potuto osservare in anteprima le opere di Koons mentre l’artista stava dando gli ultimi ritocchi alla mostra Shine e hanno avuto l’opportunità di incontrarlo e chiedergli:

Sappiamo tutti come il consumismo abbia inevitabilmente influenzato l’arte contemporanea, direbbe che anche l’arte contemporanea può essere considerata un bene di consumo oggi?”

Al mio primo giorno di scuola dell’arte – racconta Koons ai ragazzi – ci hanno portato a visitare il Baltimore Museum of Art nel Maryland negli Stati Uniti e mi sono reso conto che non sapevo nulla di arte. La lezione di storia dell’arte ha trasformato la mia vita: parlava di un dipinto di Manet, Olympia, dei contatti con l’opera di Goya, del simbolismo del gatto nero e del suo significato nella Francia del XIX secolo e all’improvviso mi sono reso conto che l’arte sarebbe stata un veicolo per arrivare alla filosofia e alla psicologia, alla teologia, alla fisica e all’estetica, che oggi, davvero, ritrovo tutte contenute in questa mostra. Da quel momento, mi sveglio ogni giorno entusiasta della possibilità di trascendere attraverso l’arte”.

Non credo che il denaro sia ciò che interessa nell’arte – ha risposto l’artista – Non guardo un’opera d’arte e penso ai soldi. Guardo un’opera d’arte e penso alla capacità che ha di informarmi sull’esperienza della vita e, spero, di darmi il coraggio di essere più aperto alla vita”.

Koons e una studentessa davanti a Balloon Venus Lespugue (Red)

Con la tecnologia ci allontaniamo dalla vita”

Seduto di fronte a Balloon Venus Lespugue (Red), Jeff Koons ha affrontato io temadel rapporto tra il pubblico e la tecnologia. “Il modo in cui le persone vedono l’arte, e interagiscono con essa è cambiato, grazie all’accesso ai nuovi media, alle tecnologie. Le persone vanno alle mostre e cercano di catturarle nei loro telefoni, invece di osservare semplicemente le opere e lasciarsi coinvolgere. Possiamo indagare su tutto grazie alla tecnologia, ma allo stesso tempo le persone non si aprono all’esperienza della vita e ci stiamo allontanando sempre di più da essa. Credo si debba provare invece a restare in contatto con la natura, essere aperti e interagire con le persone, e sentire la vitalità della vita, del desiderio, dei sensi e cosa significa essere umani in questo mondo”.

Shine” una mostra nata dal desiderio

E poi c’è Shine, il senso di una mostra nata dal “desiderio”: “Guardo i miei artisti preferiti, come Tiziano – spiega Koons – e chi come lui ha davvero affrontato il desiderio, mostrando quanto sia bello. Shine è un simbolo di trascendenza, è l’idea di persone che irradiano, che vogliono essere connesse al potere della luce, a loro volta attratte da un oggetto luccicante. Un oggetto luccicante è fantastico, come lo scintillio della luce attraverso l’acqua, è una forma di astrazione. Quella lucentezza sulla superficie degli oggetti per me è davvero il riferimento a tutto; l’idea di riflettere l’ambiente per essere in sintonia con le persone. Questa è davvero un’esperienza di vita”.

Il risultato della collaborazione tra Polimoda e Palazzo Strozzi è un video di 20 minuti che è stato presentato oggi sui canali digitali delle due istituzioni ( https://youtu.be/TmkgHc1wRFA ). Gli studenti hanno inoltre preso parte ad un progetto didattico per la realizzazione di una campagna di comunicazione video per Instagram dedicata alle più celebri opere di Jeff Koons presenti nella mostra. I migliori video realizzati in formato Reel saranno pubblicati sul profilo Instagram di Palazzo Strozzi. Qui il primo video pubblicato: https://www.instagram.com/p/CV-2JfBIGpO/

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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