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I 5 stelle sono ormai una porta girevole, in 4 lasciano il gruppo al Parlamento europeo

ROMA. “La frangia ambientalista del M5S al Parlamento europeo, costituita da Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao ed Eleonora Evi, si separa formalmente dalla delegazione pentastallata presente in Europa per proseguire un percorso politico autonomo”. E’ quanto si legge in una diffusa dall’europarlamentare Piernicola Pedicini. 

“La giravolta sul Mes” è il “dulcis in fundo” che ha convinto l’europarlamentare 5 Stelle Ignazio Corrao ad abbandonare il Movimento. Ma l’importante, oltre la salute, è la poltrona Nessun rischio per la tenuta del Governo. Si affanna a rassicurare l’ineffabile e guardingo ministro della Giustizia e capo delegazione del M5S nell’esecutivo di Conte, Alfonso Buonafede, che a Radio 24 commenta la decisione di 16 senatori e 42 deputati pentastellati di scrivere una lettera ai vertici del movimento contro la riforma del Mes. “Basta leggere la lettera per constatare che non c’è questo rischio. Gli stessi parlamentari che l’hanno scritta precisano che non c’è un problema di maggioranza”, assicura il Guardasigilli, che ha anche espresso ‘massimo sostegno’ al premier Conte.  Il gruppo ‘dissidente’, che punterebbe alla fine ad ottenere un impegno formale del governo a non usare il Fondo salva Stati, si muove anche per raccogliere adesioni contro il Decreto Sicurezza. Certo che il movimento 5 stelle è sempre più una scatola vuota, un paziente che non da nessun segno di reazione a nulla. Salvo all’estratto conto.

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