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I derivati della cannabis fuori legge: parola di Cassazione

ROMA. La Cassazione ha stabilito che la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis, come l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina, in Italia sono illegali. Lo hanno ribadito ieri con chiarezza le Sezioni unite penali della Suprema Corte che hanno affrontato il nodo della “cannabis light” e quindi di riflesso quello dei negozi che vendono questo tipo di prodotti, arrivando alla conclusione che l’unica coltivazione consentita di “canapa sativa” è quella destinata a fini medici. Tuttavia, vendere questi derivati – sui quali è nato un fiorente business – è reato “salvo che tali prodotti siano privi di efficacia drogante”.

Ovviamente, la valutazione dovrà essere fatta caso per caso dai giudici di merito che devono stabilire se sequestrare o meno questa merce, dal momento che i giudici non sembrano aver affrontato il tema della soglia del principio drogante consentito.

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