• CRONACHE

I magistrati si schierano con la “capitana”, Salvini non ci sta

ROMA. Italia sempre più macchietta e sempre più controversa e divisa. L’Associazione Nazionale Magistrati recentemente con il Csm al centro di forti scandali e dimissioni si è schierata compattamente, o quasi, con la capitana della Sea Watch contro il Ministro Salvini.

Scontro tra le toghe e il ministro dell’Interno: l’Anm, sottolinea una nota della giunta registra, “ancora una volta, commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici, che rischiano di alimentare un clima di odio e di avversione, come dimostrato dai numerosi post contenenti insulti e minacce nei confronti del Gip di Agrigento pubblicati nelle ultime ore“.

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Io non entro in casa altrui però con quello che stiamo leggendo sulle spartizioni di poltrone e procure a cura di qualche magistrato penso che siano gli ultimi che possano dare lezioni di morale a chiunque. Sentire che Salvini è il problema di questo Paese mi sembra veramente folle” – replica il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine dell’esercitazione sull’uso del teaser all’istituto ispettori della polizia a Nettuno, vicino Roma.

Twitter Matteo Salvini

Il Csm apra una pratica a tutela del gip di Agrigento Alessandra Vella che non ha convalidato l’arresto della capitana della Sea Watch, Carola Rackete; una decisione definita vergognosa dal ministro Salvini. A chiederlo sono tutti i consiglieri togati del Csm.

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