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Il presidente di Italian Horse Protection scrive al Sindaco di Palermo per trovare soluzioni

Non si placa l’ira degli animalisti dopo il grave malore di due cavalli stramazzati al suolo nel giro di due giorni nel centro di Palermo. Il Presidente dell'Italian Horse Protection ha scritto al sindaco.

L’ordinanza emessa dal sindaco di Palermo dopo il collasso in pochi giorni di due cavalli sfruttati per trainare la carrozze è semplicemente ridicola. Si tratta di un documento vago che si limita a imporre il divieto di circolazione per le carrozze nel caso in cui la temperatura superi i 35 gradi. Per tutto il resto vige il ‘Regolamento per il servizio di piazza con veicoli a trazione animale del genere equino’ del Comune di Palermo del 2016: un documento vago e totalmente deficitario, come dimostra il vero e proprio Far West che si vede in città”. Così Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection) la prima associazione italiana di tutela dei cavalli, commenta l’ordinanza 134 con la quale il Comune è intervenuto a seguito dei due drammatici episodi che hanno visto due cavalli, impegnati nel traino delle carrozze, stramazzare a terra nel centro della città, a pochi giorni l’uno dall’altro.

Sonny Richichi ha poi scritto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e all’assessore ai Diritti degli Animali Antonino Sala per avere informazioni precise sulla dinamica degli eventi e notizie sullo stato di salute degli animali, caduti al suolo esanimi uno il 25 luglio e l’altro due giorni dopo.

Qualcuno dice che siano morti e i volontari vogliono sapere se corrisponde a verità. Inoltre l’associazione ha offerto la propria disponibilità come partner tecnico per trovare nuove soluzioni che rispettino davvero il benessere dei cavalli.

Carrozza cavalli
(Pexels)

Le carrozze devono essere abolite

Richichi non ha dubbi e chiede che le carrozze siano abolite perché nel 2021 non sono più degne di una città colta e civile come Palermo e aggiunge che il Regolamento ancora vigente nel capoluogo siciliano è totalmente deficitario nei suoi punti salienti. Nel testo si parla genericamente di ‘idoneità’ dei cavalli a svolgere il servizio ma non c’è traccia dei criteri e dei parametri in base ai quali questa idoneità venga attestata.

Inoltre non è scritto che i cavalli debbano essere visitati e valutati da un medico veterinario ippiatra qualificato, specializzazione che è molto rara presso i veterinari pubblici.

Non viene neppure indicata una periodicità dei controlli, a meno che non la si debba dedurre dalla scadenza triennale della licenza, il che renderebbe i controlli sui cavalli estremamente blandi esponendoli a pericoli di vario genere, visto l’impiego a cui sono sottoposti.

Stiamo ancora aspettando una risposta alla nostra lettera” fa sapere Richici e aggiunge: “Poiché l’assessore Sala ha dichiarato di voler istituire un tavolo tecnico per affrontare la questione, ci auguriamo che venga raccolta l’offerta di collaborazione che abbiamo già manifestato nella lettera inviata nei giorni scorsi, essendo IHP l’unica associazione specializzata e tecnicamente competente nella tutela degli equidi. Diversamente non esiteremo a mobilitarci e a mobilitare i cittadini, come abbiamo fatto recentemente a Firenze dove in pochi giorni abbiamo raccolto 35mila firme per l’abolizione delle carrozze trainate da cavalli”.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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