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Il rapporto tra costi industriali e prezzi di vendita

Il costo di produzione rappresenta il limite minimo del livello di prezzi accettabile. Si tratta di un parametro indispensabile per qualsiasi impresa. Infatti, ad eccezione di situazioni particolari in cui si stabilisca di vendere determinati prodotti a prezzi inferiori rispetto ai costi industriali per ottenere vantaggi diversi da quello economico, predisporre un costo di produzione è un’attività essenziale per poi ottenere una marginalità.

Molto spesso il margine non deriva, tuttavia, dai prezzi di vendita del singolo prodotto, ma da una linea di prodotti più complessa. Uno degli esempi più evidenti di questa strategia è costituito dalla vendita sottocosto di una macchinetta del caffè che consente di massimizzare la redditività in virtù della commercializzazione ad elevato margine delle capsule dedicate.

Esistono diversi metodi di calcolo (come le simulazioni di conto economico o la definizione del break even point) che aiutano a comprendere con esattezza quale sia il numero di pezzi necessario per assorbire i costi industriali e conseguire un margine sulla base del prezzo di un prodotto e del numero di pezzi venduti. Questi strumenti sono decisamente utili per individuare la convenienza e il grado di adeguatezza di un prezzo o di una scontistica.

Uno dei metodi più diffusi per stabilire un prezzo di vendita è quello di sommare al costo industriale un sovrapprezzo a percentuale fissa, definito come “mark up”. Due elementi che ne caratterizzano l’adozione sono i seguenti: il primo è che i venditori sono facilitati nella definizione dei prezzi che spesso tendono ad uniformarsi (salvo irruzioni di concorrenti esteri a basso costo desiderosi di accaparrarsi grosse fette di mercato). Il secondo motivo risiede nel fatto che questa metodologia impedisce alle aziende di sfruttare i momenti di elevata domanda di un prodotto per realizzare profitti eccessivamente elevati (e quindi tutela i consumatori).

rapporto costi industriali prezzi

Costo industriale: perché è così importante?

Definire e controllare il costo industriale del prodotto è un’attività che aiuta a migliorare la redditività aziendale. La determinazione del costo di produzione, infatti, consente di:

  • Valorizzare il magazzino;
  • Formare il prezzo di vendita;
  • Costruire il margine industriale attraverso la valorizzazione del venduto.

Sul mercato esistono dei software, quale la Piattaforma E3 sviluppata da Dialog Sistemi, che supportano tutte le realtà imprenditoriali (specie quelle contraddistinte da costi indiretti particolarmente elevati) al fine di garantire un controllo di gestione analitico, performante ed efficace.

Le principali funzionalità ascrivibili ad un software di controllo del costo industriale fanno riferimento a:

  1. Acquisizione di costi diretti e indiretti;
  2. Riallocazione dei costi indiretti industriali;
  3. Sviluppo dei costi di materie prime e materiali sussidiari;
  4. Sviluppo dei costi di manodopera.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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