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Il serpente come animale domestico, cosa c’è da sapere

Alcuni utili consigli da seguire nel caso in cui si avesse intenzione di tenere in casa un serpente.

Il serpente è uno tra gli animali più discussi da tenere in casa come animale domestico, sembra non ci siano propriamente delle mezze misure: o se ne è affascinati o se ne ha un terribile timore. Difatti sono molti gli appassionati di questa specie, così come sono altrettanti coloro che soffrono di ofidiofobia (fobia dei serpenti).

Quando si pensa ad un animale domestico salta subito alla mente l’idea di un cane o di un gatto, in primis. Ma sappiamo che il mondo degli animali da compagnia si è ormai esteso da tempo a molte altre specie: uccellini, conigli, criceti, furetti, tartarughe, camaleonti, pesci. E poi, seppur più discussi, i serpenti.

Secondo un certo punto di vista, si potrebbe dire che il serpente ed il gatto nero hanno un trascorso in comune: entrambi sono animali che sono stati perseguitati dall’uomo sin dalla notte dei tempi perché considerati il simbolo del male, del demonio; il serpente ha cominciato ad essere il tentatore sin dalla Genesi, mentre il gatto nero era associato anche alle streghe. Tuttavia, nonostante i miti che li riguardano, la maggior parte dei serpenti non rappresenta un pericolo per l’uomo.

Ad ogni modo, la cosa più importante se si ha intenzione di tenere in casa un serpente come animale domestico è quella di essere preparati e sapere come ci si dovrà comportare.

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Adottare il primo serpente domestico: passaggi

Secondo alcuni esperti nel settore dell’allevamento di serpenti, a questi rettili non piace essere animali domestici. Questo perché sono animali che preferiscono stare per conto loro ed essere lasciati tranquilli, non cercano l’attenzione dell’uomo e soprattutto non mostrano affetto.

In genere il serpente cerca di evitare il contatto umano, ma all’interno di una casa è praticamente impossibile, quindi l’animale addomesticato imparerà semplicemente a “tollerare” l’uomo per un fatto di abitudine.

Di grande aiuto per il benessere di tutti sarà seguire questi semplici passaggi per assicurarsi di volere un serpente e di essere preparati ad accudirlo al meglio.

1) Informarsi

Le prime due cose fondamentali da fare prima di prendere un serpente sono assicurarsi che in famiglia siano tutti a loro agio all’idea di vivere con questo rettile in casa e sapere che in caso di necessità vi sia almeno un’altra persona disposta a dargli da mangiare. Inoltre è importante sapere il più possibile sull’animale, per questo è consigliato confrontarsi con un allevatore di serpenti o con una persona esperta.

In genere gli esperti suggeriscono come primo serpente domestico la “serpe del grano”, perché sono i serpenti più docili, ovviamente non velenosi, relativamente piccoli e, di solito, non hanno problemi ad essere presi in mano e toccati. Altri suggeriti per chi vuole adottare il suo primo serpente domestico sono anche i serpenti reali o il serpente del latte, anche detto “falso corallo”.

2) La gabbia e l’igiene

Un serpente domestico ha bisogno di un suo spazio, di un ambiente in cui sentirsi al sicuro e con dei luoghi dove potersi nascondere. Fa quindi al caso suo un vivaio in cui potersi muovere liberamente: con del terreno, una pietra o un oggetto simile in modo che possa nascondersi quando ne sente l’esigenza, temperatura ed illuminazione a lui adeguate ed un contenitore per l’acqua in cui bere e farci il bagno. Assicurarsi che la teca sia almeno due terzi della lunghezza del serpente.

Si tratta di animali piuttosto puliti e fanno i loro bisogni uno o due giorni dopo aver mangiato, quindi la teca andrà pulita con regolarità in queste occasioni. Inoltre è consigliata una pulizia accurata del vivaio una volta ogni 15-20 giorni con un disinfettante adatto ai rettili, asciugandola per bene prima di rimettere il serpente al suo interno.

Assicurarsi soprattutto di pulire e rimuovere tutte le tracce della vecchia pelle del serpente quando questo farà la muta e lavarsi sempre le mani con il sapone sia prima che dopo aver toccato il serpente o qualsiasi accessorio per lui utilizzato.

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(Pexels)

3) L’alimentazione

I serpenti sono carnivori e predatori e la loro alimentazione dipende dalla specie, a causa della loro diversità sia nelle dimensioni che nel metodo di caccia. In genere le prede più frequenti sono i mammiferi di piccole e medie dimensioni, come lucertole, uccelli, anfibi, invertebrati; i serpenti acquatici si cibano anche di pesci.

Ma per i serpenti domestici è diverso, perché non devono preoccuparsi di cacciare per nutrirsi bensì a loro ci penserà l’uomo. Questi animali in genere vanno nutriti una o due volte a settimana con una dieta di roditori morti, che possono essere acquistati congelati in molti negozi di animali.

Il cibo del serpente dovrà essere tenuto tra due strati di carta da cucina e dovrà essere accuratamente scongelato a temperatura ambiente, vietato utilizzare il microonde. Scongelato il cibo lo si darà al serpente con l’utilizzo delle pinze, suggerimento dettato dal fatto che il rettile potrebbe essere affamato e scattare velocemente per prenderlo dalle mani dell’uomo; questo eviterà anche morsi accidentali da parte dell’animale. Dopodiché la carta andrà gettata nei rifiuti e ogni utensile utilizzato dovrà essere pulito con cura.

4) Il gioco

In genere i serpenti domestici non sono né velenosi né aggressivi, ma è importante avere sempre cura dei movimenti, che dovranno essere lenti e gentili per non spaventarli e di conseguenza per non essere morsi.

È fondamentale saperlo maneggiare e, soprattutto, capire cosa piace a lui. Seppur non si tratti di un cane o di un gatto, e ricordando che il serpente non ama molto stare a contatto con l’uomo o altri animali, giocare con lui è comunque possibile.

Come? Il serpente ama muoversi, quindi offrirgli un suo spazio in casa sarebbe l’ideale, molti ne approfittano per mettergli a disposizione un albero artificiale dove l’animale potrà arrampicarsi. Oppure, l’animale ama avvolgersi intorno agli oggetti, quindi potrebbe apprezzare un ramo dentro il suo vivaio, con cui potrà giocare anche da solo (la grandezza del ramo varierà a seconda delle dimensioni del rettile). Alcuni esemplari di serpenti amano il gioco del nascondino, basti pensare che in genere questo rettile non ama un luogo pieno di persone e in natura tende a stare nascosto.

È importante scrutare i comportamenti del serpente per poter giocare con lui, quindi bisognerà fare attenzione quando vuole comunicarci qualcosa, ad esempio: se si allunga verso di noi potrebbe comunicare che vuole più spazio, oppure se sibila è perché indica che vuole restare da solo. È consigliato rispettare il suo volere.

5) Il morso del serpente

In genere un serpente non morde a meno che non venga provocato, ma potrebbe succedere che un rettile addomesticato lo faccia accidentalmente, per esempio nel caso in cui questo sia affamato e confonda la mano del proprietario con una preda; così come potrebbe mordere perché non si sente bene (alcuni dei segnali potrebbero essere che si rifiuta di mangiare o il cambio di colore della pelle).

Si dà per scontato che un serpente domestico non sia velenoso, ma la ferita va comunque trattata pulendola con acqua calda e sapone antisettico e, successivamente, sciacquando abbondantemente con acqua la parte morsa per vari minuti. È importante trattare nell’immediato la ferita per evitare che si infetti dai batteri (come la Salmonella) e assicurarsi che il serpente sia nella sua teca e non sia ferito.

È però possibile evitare di essere morsi dal proprio serpente con alcuni utili accorgimenti: non dargli mai da mangiare direttamente dalla propria mano; nutrirlo regolarmente per evitare che abbia attacchi di fame; avvicinarsi lentamente quando lo si tocca; maneggiarlo delicatamente.

Conclusioni

È molto importante cominciare affidandosi ai consigli e ai suggerimenti di una persona esperta del settore, in modo tale da valutare ogni aspetto della vita di un serpente domestico – la scelta della specie, come maneggiarlo, l’alimentazione, l’igiene, l’habitat – e sapere a cosa si andrà incontro. Inoltre sarebbe utile informarsi sul dove trovare medici veterinari che si occupano di questi rettili per ogni eventualità e per i dovuti controlli annuali, suggeriti in quanto questi animali sono propensi a sviluppare alcune malattie.

In media questi rettili possono vivere fino a 30 anni, quindi è consigliato valutare molto bene anche questo aspetto e fare una scelta consapevole e responsabile prima di adottarne uno.

Molto importante è non lasciare da soli i bambini con un serpente, insegnar loro a maneggiarli con molta cura e ricordargli che, come qualsiasi altro animale, il rettile non è un giocattolo e va rispettato.

Infine, ognuno è padrone di casa propria ma è spesso suggerito informare i propri ospiti della presenza di questo animale in casa, specie se vi è la possibilità che questi si imbattano anche solo alla vista della teca. Sono molte le persone che non riescono a reggere l’impatto (nemmeno visivo) su questo tipo di animale.

Ad ogni modo, questi sono consigli e suggerimenti abbastanza generici, vi è comunque da ricordare che ogni serpente è diverso e che ogni esperienza è a sé.

Valeria Glaray

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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