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Impianto frenante delle auto: come funziona e quando sostituire un pezzo

Il funzionamento dell’impianto frenante nella maggior parte delle auto è il seguente: il conducente preme il pedale del freno, che a sua volta trasmette la forza al cilindro del freno principale attraverso il servofreno. La pompa freno poi pressurizza il liquido dei freni, pompandolo attraverso il circuito ai cilindri dei freni.

Va specificato che le auto moderne utilizzano quasi sempre un sistema di due circuiti indipendenti: se uno si guasta, il secondo permette all’auto di fermarsi. I cilindretti delle ruote azionano poi i meccanismi del freno. Ognuno di essi ha pastiglie all’interno della pinza (nel caso di freni a disco) su entrambi i lati, che, premendo contro i dischi freno rotanti, rallentano la rotazione.

Per migliorare la sicurezza, oltre allo schema sopra descritto, le case automobilistiche hanno iniziato a installare sistemi elettronici ausiliari in grado di migliorare l’efficienza e la sicurezza della frenata. Tutto ciò consente al veicolo di mantenere la stabilità direzionale e riduce la probabilità di sbandate o sbandate in frenata in curva o su fondo misto.

Diagnostica e malfunzionamenti dell’impianto frenante

La crescente complessità dei sistemi frenanti ha portato sia a un elenco più ampio di possibili guasti che a una diagnosi più complessa. Ciononostante molti guasti possono essere autodiagnosticati, consentendo di risolverli in una fase iniziale.

Ecco alcuni dei principali segnali di malfunzionamento e le cause più comuni:

  • Grave usura dei dischi freno e/o pastiglie freno (manutenzione tardiva);
  • Ridotte proprietà di attrito delle pastiglie dei freni (surriscaldamento dei meccanismi dei freni, utilizzo di pezzi di ricambio scadenti, ecc.);
  • Usura della ruota o dei cilindri principali del freno;
  • Guasto del servofreno a depressione;
  • Pressione negli pneumatici, non fornita dal produttore dell’auto;
  • Installazione di ruote con dimensioni non specificate dal costruttore del veicolo.

sistema frenante
Immagine con www.euautopezzi.it

Intervalli di sostituzione del pattino e del disco del freno

In tutti i casi analizzati sopra, è necessario contattare un servizio professionale per riparare o sostituire parti difettose dell’impianto frenante. Il consiglio è quello di evitare l’usura critica delle parti.

La differenza di spessore tra un disco freno nuovo e uno usurato non deve superare i 2-3 mm e lo spessore residuo del materiale delle pastiglie non deve essere inferiore ai 2 mm. È sconsigliato seguire come indicatore per la sostituzione degli elementi frenanti solo ed esclusivamente il chilometraggio dell’auto: in condizioni di guida cittadina, ad esempio, le pastiglie anteriori possono consumarsi in 10mila km, mentre nei viaggi in campagna possono mantenere 50-60mila km (pastiglie posteriori , di norma, si consumano in media 2-3 volte più lentamente di quelli anteriori). È inoltre possibile valutare lo stato degli elementi frenanti senza smontare la ruota dall’auto: non devono esserci tagli profondi sul disco e la parte metallica della pastiglia non deve confinare in prossimità del disco freno.

Il rispetto di queste regole, un’attenta scelta del liquido dei freni, l’attenzione a rumori e suoni insoliti e dedicare un po’ di tempo per controllare le unità chiave e i componenti dell’impianto frenante non solo faranno risparmiare denaro sulle riparazioni, ma soprattutto saranno in grado di garantire la massima sicurezza nei confronti di conducente, passeggeri, pedoni e tutti coloro i quali viaggiano sulle strade a bordo di un mezzo.

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