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In visita nelle centrali nucleari smantellate da Vercelli a Caserta

Caorso, Garigliano, Trino, e Latina sono state le località visitate da circa 3mila persone in questo fine settimana (13 e 14 aprile), per l’iniziativa nominata “Open Gate”. Nato nel 2015, il progetto del Gruppo Sogin, società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, offre a cittadini, famiglie con bambini a partire dai sei anni, associazioni, giornalisti la possibilità di visitare gli impianti in corso di smantellamento. Il”tour” prevede l’accompagnamento da parte di tecnici che vi lavorano.

Centrale di Caorso interno

Fino a oggi sono state più di 6mila le presenze stimate all’interno degli impianti per la visita, per cui è richiesta un’iscrizione online, che in questa terza edizione del 2019 ha registrando il tutto esaurito. In due ore si ripercorre la storia di una parte dell’industria italiana, attraversando le sale controllo dalle quali si governava l’esercizio del reattore tra gli Anni Sessanta e Ottanta, e ascoltando il racconto sul lavoro che ha l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano a seguito del referendum del 1987.

«Quest’evento fa parte di una strategia di Sogin di trasparenza, per far vedere le misure di sicurezza che si prendono per l’ambiente, per i lavoratori, e per il territorio», ha dichiarato Luca Desiata, amministratore delegato di Sogin. Il “decommissioning” di un impianto nucleare è l’ultima fase del suo ciclo di vita, e i processi che si devono svolgere per avviarlo riguardano: il mantenimento in sicurezza degli impianti; l’allontanamento del combustibile nucleare esaurito; la decontaminazione e lo smantellamento delle installazioni nucleari; la gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale; la caratterizzazione radiologica finale.

Centrale di Caorso - Lavori di demolizione torri di raffreddamento

Lo smantellamento degli impianti nucleari ha come obiettivo il ripristino a una condizione priva di vincoli radiologici, rendendoli disponibili per il loro riutilizzo, allo scopo di realizzare una “società sostenibile”, garantendo in questo modo la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente, e la tutela delle generazioni future. Ricordiamo, pertanto, che la centrale di Caorso è stata fermata nel 1986, quella di Garigliano nel 1982, mentre quelle di Latina e Trino rispettivamente tra il 1987 e il 1991, e nel 1987.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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