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La nicotina aumenta gli effetti gratificanti della marijuana

ROMA. La nicotina può essere considerata come il cavallo di Troia della cannabis. Secondo uno studio dell’Istituto di neuroscienze del Cnr, pubblicato sulla rivista European Neuropsychopharmacology, è stato scoperto che il rischio di dipendenza da droghe assunte attraverso l’uso di sigarette, indifferentemente di tipo tradizionali o elettroniche contenenti la stessa dose di nicotina, poiché esse aumentano comunque la gratificazione indotta dal Δ9-tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della marijuana, e quindi ne facilitano l’uso.

Il tabagismo attualmente figura ancora tra più i grandi problemi nella sanità pubblica italiana, rappresentando uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, inoltre, l’uso del tabacco può determinare l’insorgenza di disturbi mentali, comportamentali e fisici tipici delle dipendenze. Studi hanno mostrato che il consumo di tabacco è predittivo per il futuro consumo di altre droghe come cannabis e cocaina. Alcuni propongono come soluzione, per diminuire l’uso delle sigarette convenzionali e gli effetti nocivi del tabacco arso, l’uso di quelle elettroniche, ma non è ancora chiaro se l’eventuale beneficio sia estendibile a tutti gli effetti del fumo.

Un team di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano il collaborazione con altri colleghi, hanno cercato di chiarire questo aspetto. “Tabacco e marijuana sono le sostanze usate più comunemente dagli adolescenti a scopo ricreativo, spesso in associazione tra loro, e la frequenza dell’uso della seconda è associata alla dipendenza da nicotina, la principale sostanza d’abuso presente nel tabacco. Inoltre, il lavoro sperimentale dei coniugi Eric (già vincitore del premio Nobel) e Denise Kandel del Department of Neuroscience, della Columbia University NY, ha posto le basi molecolari per capire come la nicotina possa abbassare la soglia per la dipendenza da altre sostanze, come marijuana e cocaina (cosiddetto effetto gateway)”, premette Cecilia Gotti dell’Istituto di neuroscienze del Cnr.” Lo studio ha dimostrato che , in modelli animali già validati in questo campo, l’esposizione alla nicotina assunta attraverso il fumo di tabacco o vapori di sigaretta elettronica, in quantità simile a quella assunta da un fumatore nell’arco di circa 5 anni, aumenta gli effetti gratificanti del Δ9-tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della marijuana e si ottiene un forte effetto gratificante che non si riscontra in quelli esposti all’aria pura.

Lo studio ha inoltre registrato una serie di alterazioni molecolari cerebrali legate proprio a questa maggiore risposta comportamentale al Δ9-THC negli animali esposti a nicotina, confermando che essa, in qualunque modo assunta, diventi una sorta di cavallo di Troia che aumentando la gratificazione da cannabis ne facilita l’uso e dà importanti suggerimenti sui possibili meccanismi molecolari alla base di questo effetto. I ricercatori vogliono porre l’attenzione sul fatto che l’uso di droga associato l’esposizione alla nicotina sia particolarmente grave se avviene nell’adolescenza, periodo particolarmente delicato per la crescita del cervello.


I risultati suggeriscono la necessità di agire a livello di politiche sociosanitarie ed informare della grande pericolosità della sigaretta elettronica, soprattutto gli adolescenti che, sempre più diffusamente ed in età sempre più precoce, utilizzano questi dispositivi di assunzione della nicotina.

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