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La spesa nei Carrefour della Spagna si fa con le reti in cotone

La spesa in “rete” a sostegno dell’ambiente arriva dalla Spagna. La catena di supermercati Carrefour ha infatti lanciato in questa nazione le prime reti di cotone per la spesa di frutta e verdura, al posto dei sacchetti di plastica. In questo modo si cerca di arrivare a eliminare completamente i contenitori e gli imballaggi in plastica almeno nel reparto orto-frutta. I sacchetti in cotone riutilizzabili si potranno acquistare in Spagna – in un pacchetto di tre unità al prezzo di 3,99 euro -, dove la catena di supermercati e ipermercati francese sembra essere stata la prima a consentire ai propri clienti di utilizzare borse personali per acquisti di frutta e verdura, e nei reparti salumeria, pescheria, macelleria e piatti pronti. Carrefour è già riuscita a ridurre dell’80% l’uso della plastica, togliendola nel reparto frutta e verdura dei suoi negozi bio, sostituendo i contenitori di olive e sottaceti con barattoli di vetro, e raggruppando cetrioli, banane utilizzando un piccolo nastro.

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In Italia di legge dal 2018 c’è l’obbligo di utilizzare buste bio a pagamento nel reparto ortofrutta dei supermercati, o la possibilità di acquistare una bio shop monouso nel supermercato stesso, o da un’altra parte. Questo perché il ministero della Salute ha espresso in una circolare parere negativo per queste soluzioni più sostenibili, a causa di presunti problemi di igiene e di sicurezza, non riscontrati, però, in altri paesi europei, tra cui la Spagna. Secondo la Ue, infatti, ogni singolo Stato può decidere quali misure adottare in merito. Sul finire del 2018 un’inchiesta di “Altroconsumo“, la voce dei consumatori, parlava di mercato illegale delle buste di plastica, dimostrato dalle indagini dell’associazione in negozi, mercati e supermercati di undici città italiane dove la metà delle buste utilizzate risultava fuori legge. Inoltre la polizia era intervenuta con sequestri delle buste fuorilegge, denunce per frode in commercio, e accertando violazioni amministrative: solo nel mese di agosto di quell’anno, ad esempio, erano stati sequestrati otto milioni di buste.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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