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‘Le mani in pasta’, il docufilm che racconta le eccellenze enogastronomiche

Debutterà tra qualche giorno a Torino il documentario Le mani in pasta, diretto da Marino Bronzino e prodotto da Lume. L’opera, al termine di tre anni di lavorazione, ha pazientemente atteso la possibilità di tornare in sala. La prima proiezione sarà lunedì 14 giugno alle ore 20 presso la Sala 1 del Cinecafè Ambrosio (corso Vittorio Emanuele II 52, Torino). Il progetto è stato realizzato, in fase di sviluppo e produzione, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund.

L’opera segue il percorso di crescita di Anton Aaron Biondo attraverso alcuni dei principali personaggi legati all’enogastronomia regionale. Attraverso i suoi occhi e le sue riflessioni, Le mani in pasta scopre le storie di Bruno Ceretto, proprietario delle Aziende Vitivinicole Ceretto, Enrico Crippa, chef con tre stelle Michelin del ristorante Piazza Duomo di Alba, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Beppe Gallina, proprietario di una delle più note pescherie di Porta Palazzo, Martino Patti, creatore della Cascina Badin, Massimiliano Prete, guru della pizza gastronomica di Sesto Gusto.

Dopo la prima proiezione, alla quale saranno presenti in sala il regista e i protagonisti del documentario, il film sarà in programmazione dal 15 al 18 giugno in Sala 2, con due proiezioni al giorno, alle 18 e alle 20. L’obiettivo non troppo nascosto è riscontrare il favore del pubblico ed estendere il calendario a ulteriori date. Il progetto è stato realizzato, in fase di sviluppo e produzione, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund.

Il racconto di un amore totale per il proprio lavoro e per il territorio piemontese

«Con questo film – racconta Marino Bronzino – voglio dare voce ai protagonisti dell’enogastronomia piemontese. Ho conosciuto Anton, un giovane talento metà filippino e metà siciliano, e ho deciso di farne il narratore. Il film, pur non tralasciando la storia delle aziende, si concentra soprattutto sui personaggi, che raccontano di un amore totale per il proprio lavoro».

La storia di alcuni tra i più illustri rappresentanti dell’enogastronomia piemontese e il viaggio di formazione del protagonista

Il docufilm ha l’ambizione di far conoscere al grande pubblico personaggi reali che, restando fedeli ai loro principi, alla loro morale e alla loro origini, sono riusciti, e riescono ancora oggi, a fare impresa in modo etico esportando nel mondo i loro prodotti d’eccellenza. Il fine ultimo del loro lavoro non consiste esclusivamente nel guadagno personale, ma nel creare benessere i propri collaboratori e per il territorio in cui sono profondamente radicati

È un racconto che restituisce l’importanza di questo settore per il territorio di Torino e del Piemonte, una delle vere eccellenze che rappresentano un carattere distintivo per il nostro Paese nel mondo. Inoltre la voce di Anton tocca corde profonde e, oltre ad accompagnare lo spettatore, si fa portavoce di una generazione che abbraccia le sfide del futuro, con coraggio e curiosità.

Il film è anche un viaggio di formazione di Anton Aaron Biondo che non incontra solo belle realtà aziendali, ma soprattutto belle persone che hanno dato vita a belle imprese.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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