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Legittima difesa calendarizzata: entro marzo sarà legge

ROMA. “La legittima difesa è calendarizzata in Aula alla Camera martedì prossimo, e sarà legge entro marzo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, oggi a Cagliari, risponde ai giornalisti sul rinvio dell’esame della proposta di legge in materia di legittima difesa. Il rinvio della discussione in Parlamento della riforma sulla legittima difesa “è una buona notizia, speriamo che sia sine die, aveva commentato in mattinata il Presidente dell’Associazione Nazionale magistrati Francesco Minisci intervistato da Radio anch’io, evidenziando che la riforma presenta” gravi profili di incostituzionalità”.

Salvini giudica di una “gravità assoluta” le dichiarazioni dell’Anm: “Non spetta a un magistrato – afferma il vicepremier – dire quale legge bisogna fare e non fare. Si mettano l’anima in pace, sia in redazione al Corriere della Sera che i magistrati di sinistra: la legittima difesa sarà legge entro marzo”. “Noi vogliamo che la riforma non si faccia – ha detto Minisci- Non ce n’è bisogno perché l’istituto della legittima difesa è sufficientemente regolamentato. La tutela rafforzata della legittima difesa nel domicilio e nel negozio è già stata introdotta nel 2006”. Oltretutto con questa riforma, ha aggiunto, “si lancia il messaggio sbagliato che se succede un fatto astrattamente riconducibile alla legittima difesa non si deve fare nessun accertamento. Questo non è possibile perché se un soggetto muore le indagini il PM le deve fare”. I profili di incostituzionalità sono invece legati al fatto che la riforma “fa differenza tra la legittima difesa e le altre scriminanti, che hanno invece tutte la stessa dignità”. La legge sulla legittima difesa “andrà in porto”, afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno parlando a Radio anch’io sottolineando che il rinvio alla Camera è legato a questioni “tecniche”. “La legge si limiterà alla tutela dell’aggredito” – ha spiegato. Non c’è nessun dissidio con i Cinquestelle, ha aggiunto, “c’è volontà di andare avanti”.

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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