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Lego rimuoverà gli stereotipi di genere dai suoi giocattoli

Un sondaggio commissionato dalla stessa Lego ha dimostrato come i pregiudizi influiscano nel gioco dei più piccoli, creando problemi educativi

Lego ha annunciato che lavorerà per rimuovere gli stereotipi di genere dai suoi giocattoli. Questa la decisione dopo un sondaggio commissionato dall’azienda  che ha rilevato diversi atteggiamenti dei piccoli dopo aver giocato con i lego a seconda del loro sesso. Mentre le ragazze stavano diventando più sicure e desiderose di impegnarsi in una vasta gamma di attività, lo stesso non era vero per i ragazzi.

I maschi temevano di essere presi in giro giochi Lego da “femmine”

Il 71% dei ragazzi intervistati temeva che sarebbero stati presi in giro se avessero giocato con quelli che hanno descritto come “giocattoli per ragazze”. Una paura condivisa dai loro genitori.

“I genitori sono più preoccupati che i figli siano derisi rispetto alle loro figlie per aver giocato con giocattoli associati all’altro genere”, ha affermato Madeline Di Nonno, amministratore delegato del Geena Davis Institute on Gender in Media, che ha condotto la ricerca. Lo studio ha rilevato che i genitori incoraggiavano i figli maschi a fare sport o attività fisiche , mentre incitavano le figlie a ballare, travestirsi o cucinare .

L’attrice Geena Davis ha fondato un suo istituto per combattere gli stereotipi

Questi risultati sottolineano quanto siano radicati i pregiudizi di genere in tutto il mondo“, ha affermato l’attrice Geena Davis, attrice e vincitrice di un Oscar. La Davis ha fondato nel 2004 l’istituto per combattere gli stereotipi di genere negativi e favorire l’inclusione.

C’è asimmetria“, ha detto la prof.ssa Gina Rippon, neurobiologa e autrice di The Gendered Brain. “Incoraggiamo le ragazze a giocare con cose da ‘maschi’, ma non viceversa“.

Questo è un problema per la Rippon poiché i giocattoli offrono “opportunità di formazione”, ha detto. “Quindi, se le ragazze non giocano con i Lego o altri giocattoli da costruzione, non stanno sviluppando le abilità spaziali che le aiuteranno nella vita futura. Se le bambole vengono date alle ragazze ma non sui ragazzi, questi perdono le loro abilità di accudimento”.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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