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Maturità 2019, tra le tracce dei temi Ungaretti, Sciascia e Gino Bartali

Dopo nottate insonni e giornate cariche d’ansia è finalmente arrivato il fatidico giorno: il primo giorno dell’esame di Maturità 2019. Come da ogni anno a questa parte, i maturandi potranno scegliere tra diverse tipologie di temi: analisi del testo, ambito artistico, ambito letterario, ambito scientifico, ambito economico, ambito sociale, ambito tecnologico, ambito storico-politico, tema di attualità e infine di carattere generale.

Da un recente sondaggio gli studenti avevano indicato come Gabriele D’annunzio tra gli autori papabili per l’analisi del testo, mentre quello che avrebbero preferito sarebbe stato Giovanni Verga. Nei pronostici molti siti e studenti ipotizzavano Pirandello, Italo Svevo e Primo Levi per la prosa, mentre Eugenio Montale, Giacomo Leopardi e Giuseppe Ungaretti per la poesia.

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Ebbene per l’analisi e l’interpretazione di un testo letterario tra le due possibilità è uscito proprio Ungaretti, con “Il porto sepolto“, confluita nel 1942 nella raccolta L’allegria. Si tratta di una breve poesia pubblicata ad Udine nel 1916, fondamentale per comprendere il senso della poetica ungarettiana: il porto è infatti simbolo del viaggio introspettivo del poeta alla ricerca del mistero dell’essere umano.

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Locandina del film “Il Giorno della civetta“.

Mentre la seconda possibilità riguarda un autore mai uscito: si tratta di Leonardo Sciascia con “Il giorno della civetta“, romanzo che racconta la storiadi alcuni omicidi commessi dalla mafia e della lotta del comandante dei Carabinieri Bellodi per scoprire la verità ed arrestare i colpevoli. Nel 1968 il regista Damiano Damiani ne ha tratto un film, vincitore di 3 David di Donatello.

Per quanto riguarda l’analisi e produzione di un testo argomentativo le tre tracce sono : Tomaso Montanari, saggista e storico dell’arte, con “Istruzioni per l’uso del futuro.Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà” , Steven Sloman & Philip Fernbach con “L’illusione della coscienza” e infine il tema in merito all’eredità del Novecento, partendo dall’introduzione di Corrado Stajano alla raccolta di saggi “La cultura italiana del Novecento“.

Gino Bartali (Wikipedia)

La terza ed ultima tipologia di tema inerente la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità, propone invece due tracce: la prima parte da un testo di commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, da argomentare sui valori dell’antimafia, traendo spunto dal testo, dalle vicende che narra e dalle proprie considerazioni personali. Mentre il secondo riguarda un argomento a metà tra il mito sportivo e la storia: si chiede una riflessione sul rapporto tra sport, storia e società partendo da un articolo sul ciclista Gino Bartali.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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