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Manovra del Governo, i medici sono pronti a incrociare le braccia

I medici italiani sono pronti ad incrociare le braccia per opporsi alla manovra del governo. Dopo un’assembleatenuta a pochi passi da Montecitorio e l’incontro con i tecnici del ministerodella Funzione pubblica, i sindacati della sanità confermano lo sciopero per il prossimo 23 novembre. «Denunciamo lo smantellamento del Servizio sanitario nazionalein atto da oltre dieci anni grazie ai precedenti governi, cui l’esecutivo incarica pare non volere porre rimedio», scrive l’intersindacale medica.

Assunzioni, specializzazioni e pochi soldi

Questi i punti su cui monta la protesta,che viene principalmente rivolta ai Cinque Stelle che avevano promesso dipotenziare e migliorare con il loro arrivo al Governo del Paese. Sul bancodegli imputati finisce soprattutto il Ministro della Salute, Giulia Grillo, cheaveva promesso una soluzione per lo sblocco del turnover. «E invece nellamanovra del governo del cambiamento non c’è alcun cambio di direzione»,dice Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici. Che poi punta il dito contro ilvice-premier Di Maio «ci aveva assicurato che avrebbe aumentato lo stanziamento per il Fondo sanitario nazionale, il numero delle borse per gli specializzandi e che ci sarebbero state le risorse per il rinnovo del contratto. Nella realtà dei fatti e guardando i contila sanità italiana scopre che nel 2019 otterrà solo 1 miliardo in più di quest’anno, somma già prevista dalla legge di bilancio del governo Gentiloni.  Per gli amanti dei numeri diciamo che nel2019 il fabbisogno è di 114,4 miliardi. 

Ma quello che fa montare la rabbia di medici e infermieri è che non c’è il tanto sbandierato piano straordinario di assunzioni per garantire il ricambio generazionale dopo anni di blocco del turnover. Isindacati sostengono che servirebbero almeno 7mila medici in più per i serviziminimi e 15mila per andare oltre l’emergenza. Cosi avremo una sanità chefunziona meglio e una possibilità per tanti giovani dottori in attesa di trovareun’occupazione vera e stabile.

 Nella realtà dei fatti e guardando i contila sanità italiana scopre che nel 2019 otterrà solo1 miliardo in più di quest’anno, somma già prevista dalla legge di bilancio del governo Gentiloni.Per gli amanti dei numeri diciamo che nel2019 il fabbisogno è di 114,4miliardi.

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