• CRONACHE

“Moby Prince fu strage e come tale deve essere perseguita”

LIVORNO. Una causa civile contro lo Stato ritenuto responsabile, attraverso le sue articolazioni periferiche, della morte a bordo del traghetto Moby Prince nella tragica notte del 10 aprile 1991 quando dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada livornese a bordo della nave passeggeri morirono 140 persone.

Lo ha deciso un nutrito gruppo di familiari delle vittime che ha affidato a un pool di avvocati l’incarico di promuovere l’azione legale. L’ipotesi su cui hanno lavorato i legali “è basata su alcune precedenti sentenze relative al giudizio promosso dai familiari delle vittime della strage di Ustica, si fonda sulla violazione dell’obbligo della amministrazione competente di garantire la sicurezza in mare, soprattutto in relazione al traffico che si verifica all’interno dei porti”. Saranno citati in giudizio i Ministeri dei trasporti, della Difesa e la presidenza del Consiglio. “Fu una strage e come tale può ancora essere perseguita”, spiega l’avvocato Carlo Alberto Melis Costa.

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