MODENA. Scatta la rivolta del presidio del collettivo Guernica e di alcuni studenti organizzato per protestare contro Matteo Salvini in visita in città per un comizio. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire per bloccare un gruppo di manifestanti che stava tentando di sfondare il cordone.
Gli scontri sono avvenuti alle porte del parco Novi Sad. Sono volate manganellate e un ragazzo è rimasto ferito al capo e ha perso del sangue. La situazione è andata degenerando, durante lo stesso presidio un paio d’ore prima del comizio di Salvini un gruppo formato da un centinaio di manifestanti ha effettuato un lancio di sassi nei confronti delle forze dell’ordine che hanno risposto con cariche di alleggerimento. Una persona è stata fermata.

Poco prima dell’inizio dell’evento, il leader leghista aveva rivolto ai contestatori le seguenti parole: “Il comizio avrà inizio tra circa 20 minuti. Se volete potete andare al centro sociale a fumare due canne, così non rompete i c……“. E dopo essere salito sul palco di piazza Matteotti, aveva commentato il lancio di sassi affermando: ” Questa la Modena vera non quella di quattro zecche da centro sociale che vanno giù a fare casino. Non ci sono i più i compagni di una volta”
Il ministro si è espresso con parole dure nei confronti della sentenza del tribunale di Bologna che ha imposto al Comune di iscrivere all’anagrafe due richiedenti asilo che avevano fatto ricorso contro il diniego stabilito sulla base del cosiddetto ‘decreto Salvini’. “Sentenza vergognosa – afferma il ministro – se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza, intanto invito tutti i Sindaci a rispettare (come ovvio) la Legge“. Fonti del Viminale sottolineano che sentenze di questo tipo non intaccano la legge: non sono definitive, riguardano singoli casi e per modificare la norma serve un pronunciamento della Corte Costituzionale.
Per il vicepremier nella giornata di oggi un vero tour de force che lo ha visto impegnato in mattinata a Forlì e Reggio Emilia, nel pomeriggio Modena e Ferrara, per poi terminare in serata a Forlì.