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Monossido di carbonio dalla stufa: muore bimba, grave il fratellino

ANCONA. Ennesima tragedia a causa dell’intossicazione da monossido di carbonio. Stavolta vittima del gas è stata una bambina di 11 anni che vive con la famiglia, tutti di orgine brasiliana, nella frazione di Aspro a Sassoferrato, in provincia di Ancona. La tragedia è stata probabilmente causata del gas sprigionatosi da una stufetta accesa per combattere il freddo. In quella zona, infati, in questi giorni è abbondantemente nevicato. Nella camera con la piccola c’era anche il fartellino di 7 anni anni che è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Fabriano.

A dare l’allarme sono stati stamane i genitori. Sul luogo oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del distaccamento di Arcevia con una squadra di 5 uomini. Da Ancona è giunta pure una squadra Nbcr, il nucleo specializzato per situazioni di questo tipo, con attrezzature e mezzi ad hoc. Sul luogo anche i carabinieri.

I genitori non avrebbero sintomi di intossicazione e sembra che il padre fosse già uscito di casa per andare al lavoro. Le esalazioni sarebbero partite una stufetta proprio nella camera dei bambini: la madre si sarebbe accorta dell’accaduto quando è andata a svegliarli per farli andare a scuola.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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