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Oregon, ha vissuto per 99 anni con gli organi invertiti

PORTLAND. Si chiamava Rose Marie Baentley. E’ morta nel 2017 alla veneranda età di 99 anni. Le mancava davvero poco a raggiungere il secolo di vita. La sua era stata una vita semplice in un villaggio poco conosciuto sulla costa dell’Oregon. Dal matrimonio aveva avuto cinque figli, ma nonostante tutto aveva continuato a svolgere l’attività di parrucchiera nel suo negozietto lindo. Nessun motivo per salire alla ribalta delle cronache: ma oggi quello di Rose Marie è diventato un caso medico. L’ oggetto di un rapporto scientifico senza precedenti: Rose ha vissuto il suo secolo sulla terra con tutti gli organi interni in posizione invertita.

Rose Maria soffriva, senza saperlo ovviamente, di una patologia chiamata “situs inversus con levocardia”, che spesso porta alla morte per insufficienza cardiaca. Non è stato il caso di Rose Marie che ha vissuto tutta la vita in ottima salute, senza mai essere stata a conoscenza della sua condizione. “Se glielo avessero detto si sarebbe fatta una bella risata”, ha commentato con i media Usa la figlia Ginger Robbins. Unico fastidio un cronico bruciore allo stomaco ora spiegabile con la sua patologia.

A scoprire la rarissima condizione congenita per cui tutti gli organi sono invertiti rispetto alla normalità, sono stati gli studenti di anatomia della “Oregon Health and Science University di Portland” a cui la donna aveva donato il cadavere. Iniziando a sezionare il corpo, gli studenti, guidati dal professor Walker, non sono riusciti a trovare la vena cava, che regolarmente è collocata a destra, ma nel suo caso era a sinistra. E un po’ alla volta si è scoperto che ogni organo era in posizione speculare: cuore e stomaco a destra invece che a sinistra, così come la milza. Il fegato a sinistra, mentre uno dei due polmoni aveva soltanto con due lobi anziché tre.

“Appena un 10 per cento dei pazienti – ci tengono a ribadire dall’università di Portland – con questa patologia arriva ai 5 anni di età. Figuriamoci a 99″. Sicuramente, quello di Rose Marie è un prodigio, un miracolo che la scienza cercherà di provare, visto che le probabilità di vivere sino a 99 anni sono calcolate una ogni 50 milioni.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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