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Per la prima volta al mondo aspirato tumore al cuore

PADOVA. Una squadra di 28 specialisti guidata dal professor Gino Gerosa, direttore del reparto di Cardiochirurgia all’ospedale di Padova, ha permesso l’asportazione di un tumore al cuore senza aprire il torace del paziente. La massa tumorale, che aveva raggiunto il tessuto cardiaco dal rene, è stata aspirata da una speciale cannula del sistema “Angiovac”. E’ la prima volta al mondo una equipe di cardiochirurghi, urologi, chirurgi epatobiliari, hanno rimosso un tumore renale esteso al cuore aspirandolo senza aprire il torace. Usando, ovviamente, una nuova tecnica.

Il team multidisciplinare composto di cardiochirurghi, urologi, anestesisti e altri professionisti si è alternato al tavolo operatorio nell’arco di ben 13 ore. La tecnica utilizzata è affine a quella del “sistema di circolazione extracorporea veno-venosa ad alti flussi” che lo scorso maggio permise ai medici dell’Ospedale Molinette di Torino di aspirare un tumore di 3×2 centimetri dal cuore di un sessantunenne. Nel nuovo intervento è stato sfruttato un approccio microinvasivo col sistema Angiovac in modalità Ecmo; in parole semplici, hanno introdotto una speciale cannula (collegata a una pompa) dal collo del paziente, che una volta giunta al cuore ha asportato la massa tumorale come un aspirapolvere. La tecnica è stata eseguita a cuore battente, mentre il sangue estratto dal cuore veniva reimmesso in circolo attraverso un’altra cannula inserita all’altezza dell’arteria femorale (dopo essere stato opportunamente filtrato da una macchina).

Al termine della “fase cardiaca” dell’intervento i medici hanno aperto l’addome del paziente, e dopo aver operato sulla vena cava hanno asportato il rene dal quale era originata la massa cancerosa. L’equipe guidata da Gerosa ha eseguito questa tecnica rivoluzionaria a causa delle condizioni preesistenti del paziente, che presentava un triplice bypass aorto-coronarico che impediva l’approccio classico con annessa apertura toracica.

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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