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Plusvalenze, le Fiamme Gialle nella sede dell’Inter e della Lega Calcio

La società nell'azzurra ha diffuso una nota ufficiale nella quale ha spiegato che si tratta di indagini preliminari e che i bilanci sono stati redatti nel pieno rispetto dei principi contabili

Quest’oggi la Guardia di Finanza è entrata nelle sedi dell’Inter e della Lega Calcio acquisendo una serie di documenti inerenti una serie di plusvalenze che il club nerazzurro avrebbe effettuato nel biennio 2017/18 e 2018/19. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Milano, è a carico di ignoti per false comunicazioni sociali. A destare i sospetti degli inquirenti ci sarebbero delle operazioni legate a una decina di calciatori non di primissimo livello.

Inizialmente l’inchiesta aveva riguardato anche Milan, nei confronti del quale non sono emerse ipotesi di irregolarità già subito dopo i primi accertamenti. L’operazione fa seguito ad un’altra importante inchiesta legata alle plusvalenze venuta alla luce quasi un mese fa: quella aperta lo scorso 26 novembre dalla Procura di Torino nei confronti della Juventus.

Plusvalenze fittizie, prima dell’Inter era toccato alla Juventus

Ai bianconeri sarebbero contestate ben 42 operazioni e quasi tutte farebbero riferimento alla cessione di giovani calciatori dell’under 23. Inoltre gli investigatori sarebbero alla ricerca di una “famosa carta”, citata nel corso di un’intercettazione telefonica, che riguarderebbe i rapporti economici tra Cristiano Ronaldo e la società.

Sotto osservazione ci sarebbe anche il Napoli e più precisamente l’operazione relativa al passaggio di Victor Osimhen dal Lilla al club partenopeo per 50 milioni di euro più i cartellini di Karnezis e dei tre Primavera Manzi, Liguori e Palmieri la cui valutazione totale ammonta a 20 milioni. Però al momento la Procura di Napoli non ha ancora aperto ufficialmente alcun indagine.

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Calciatori venduti a prezzi maggiorati rispetto al valore reale

Come sottolineano alcuni tra i più noti quotidiani italiani, tra cui Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, il 9 dicembre scorso le Fiamme Gialle avevano trasmesso un’informativa alla Procura di Milano evidenziando alcune criticità nei bilanci dell’Inter in relazione alla vendita di alcuni giocatori sopravvalutati in maniera spropositata rispetto al prezzo a cui erano stati acquistati. Motivo che ha spinto la Procura milanese, su ordine del sostituto procuratore Giovanni Polizzi, ad aprire un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli per acquisire i bilanci delle stagioni contestate.

Secondo un investigatore in uno dei bilanci delle stagioni contestati il club meneghino avrebbe incrementato di circa il 10% il valore dei giocatori ceduti, livello considerato “allarmante”. Tale pratica sarebbe servita al club per avere un bilancio in linea con i parametri del fair play finanziario stabiliti dalla Uefa, fondamentali per la partecipazione alle competizioni europee.

La Procura è a conoscenza del fatto che il valore di un calciatore è legato a una serie di variabili che possono contribuire a far crescere o diminuire tale valore economico: dati statistici inconfutabili come gol e assist realizzati nell’arco di una stagione, il numero di presenze in campionato e nelle coppe internazionali, gli eventuali infortuni e dati meno oggettivi come la valutazione dello stato di forma. Ed è proprio sulla base di queste valutazioni che i pm dovranno appurare se siano stati commessi dei reati e da parte di chi.

La replica dell’Inter: “Contratti redatti in maniera regolare”

La società nell’azzurra ha diffuso una nota in cui ha spiegato che si tratta di indagini preliminari e che i bilanci sono stati redatti nel pieno rispetto dei principi contabili. Il comunicato recita: “FC Internazionale Milano conferma di aver fornito la documentazione richiesta relativa alle cessioni di taluni calciatori avvenute nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019. La richiesta è pervenuta dalla Procura di Milano per verificare la regolare contabilizzazione delle relative plusvalenze. I bilanci della società sono redatti nel rispetto dei più rigorosi principi contabili. Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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