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Professione editore: i cambiamenti e i passi da compiere nel settore

TORINO. Al Salone Internazionale del Libro non poteva certo mancare l’Associazione Italiana Editori (Aie), presente con il proprio stand all’interno dell’Oval, che ha stilato un documento programmatico di filiera sulla professione dell’editore. Da esso emerge quanto il mercato sia mutato completamente, da quando sono nate le librerie online, la stampa digitale, e i tempi di produzione e distribuzione del libro si sono ridotti. Imperversa una crisi del settore nella filiera: si sa, infatti, che un piccolo editore, ad esempio, si trova in difficoltà di questi tempi, sia in termini di resa del distribuito, sia per le tempistiche di prenotazioni e riordini.

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Pertanto sono stati individuati i soggetti e le azioni su cui puntare, che si distinguono in editori, promozione, distribuzione, e rapporto con le librerie. Oggi ci sono nuovi modi di leggere, nuovi modi di acquistare i libri, e in tutto questo emerge che è proprio il lettore a cambiare il mercato: sono 2,3 milioni i lettori accaniti di libri che leggono storie anche sui social. Inoltre, le storie narrate passano da un contenitore all’altro, su media di diverso tipo, anche attraverso gli adattamenti cinematografici. Diventa in questo modo necessario interpretare le tendenze del mercato, cercando di comprendere come impatteranno sull’editoria, ma anche quali opportunità potrebbero nascere.

In ogni caso, pare che i libri, attualmente, possano rappresentare l’anello iniziale della catena della narrazione, sviluppata poi in varie forme quali film, serie televisive, audiolibri, e molto altro. Un dato incoraggiante è la crescita dei libri per ragazzi in anni difficili di crisi del mercato editoriale. Il Manifesto della Federazione degli editori europei, pubblicato in vista delle elezioni europee 2019, individua le aree su cui intervenire: la valorizzazione del diritto d’autore, i finanziamenti, sostenere l’innovazione e tutti gli anelli della filiera, favorire iniziative di promozione della lettura, garantire la libertà di edizione, creare pari opportunità per tutti gli operatori di mercato.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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