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Riapertura palestre: emendamento FdI e data apertura proposta da Salvini

La riapertura delle palestre continua a far discutere, da un lato si cerca di comprendere di più circa la recente bocciatura di un emendamento presentato alla Camera da Fratelli D’Italia che chiedeva proprio la riapertura delle stesse, dall’altro fanno discutere le ultime dichiarazioni di Salvini che, dalla sua, ha proposto una data di possibile riapertura.

Per il leader della Lega il 7 aprile sarebbe una data perfetta come simbolo di speranza, in quanto cadrebbe esattamente con la ricorrenza della Giornata mondiale della salute. Quale occasione migliore, fa intendere tra le righe Salvini nel corso di un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano, per riaprire? I dettagli ad oggi.

Riapertura palestre: Fratelli d’Italia e Meloni in prima linea

Diversi i post sul profilo Facebook di Giorgia Meloni in cui si enuncia la battaglia che Fratelli D’Italia sta facendo al fianco dei gestori si palestre, piscine e di quanti gestiscono scuole di danza. Il partito ha richiesto immediata riapertura, nel rispetto dei protocolli in vigore, almeno nelle zone gialle. Nonostante il virus non possa affatto dirsi sconfitto, per la Meloni è tempo di salvare migliaia di impianti sportivi e i tanti posti di lavoro ad esso associati. Lo sport è salute, dice, non è possibile continuare a tenere chiuse le palestre, il settore sport, è al collasso. Per questo attraverso un emendamento si è chiesto al Governo di poterle fare riaprire.

Così Giorgia Meloni, il 9 marzo: “Oggi in Aula per chiedere al Governo di prendere in considerazione la riapertura delle palestre, delle piscine e delle scuole di danza, nelle zone gialle, secondo il rispetto dei protocolli in vigore. Riaprire in sicurezza per difendere migliaia di posti di lavoro. Seguite il mio intervento di poco fa alla Camera dei Deputati“, che qui vi riproponiamo per chi intendesse seguirlo, sotto invece, una sintesi.

Nel corso dell’intervento l’onorevole Meloni è chiarissima e lapidaria nei confronti del Governo: “Si è chiuso le palestre per difendere la salute pubblica, ma in verità, Presidente, se vogliamo difendere la salute pubblica dobbiamo riaprirle le palestre, in quanto tutti sanno che l’attività sportiva aumenta le difese immunitarie. Se si impedisce di fare sport a chi vorrebbe farlo, allora sì che si abbassano le difese immunitarie e corre il Covid, ma non solo quello”. Come ha sottolineare che lo Sport aiuti anche la mente, e tenga lontano anche altre patologie che nei momenti di maggiore stress economico e sociale, chiusure e restrizioni varie, come quello attuale, possono effettivamente insorgere.

Inoltre aggiunge nel corso del suo intervento “E’ vero che il Covid è velocissimo e si diffonde rapidamente, ma abbiamo anche imparato che colpisce maggiormente alcune fasce d’età e chi ha particolari patologie, allora che senso ha, Presidente, impedire ai giovani di allenarsi in un luogo sicuro, e poi permettere agli anziani di ammassarsi sui mezzi di trasporto, dove rischiano il contagio, per andare a farsi il vaccino?

Non avrebbe più senso pensare ad un servizio di assistenza domiciliare per gli anziani , affinché ricevano il vaccino in sicurezza, e permettere ai giovani corretti e sani stili di vita? Io mi auguro si possa valutare questa possibilità di riapertura, perché le palestre sono state un capro espiatorio, giacché non si è stati in grado di gestire i mezzi pubblici, le scuole ed altro, ove il contagio corre più veloce. Si è preferito chiudere quella attività, definite dal precedente Governo Conte, ‘attività sacrificabili’, ma nessuna attività è sacrificabile. Vi è stata infatti una manifestazione in Piazza del Popolo ove alcuni rappresentanti di una categoria al collasso che conta oltre 1 milione di lavoratori, hanno manifestato per chiedere aiuto in quanto sono in ginocchio.

In piazza al loro fianco Fratelli D’Italia, ma anche esponenti politici di altri partiti, che mi auguro oggi siano coerenti e approvino l’emendamento qui proposto”.

Purtroppo così non è stato l’emendamento sulle riaperture è stato bocciato

Anche il Capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia, é intervenuto protestando simbolicamente alla Camera per chiedere al Governo la riapertura in sicurezza del settore dello sport. Lo sport è salute: in un momento come questo, di emergenza sanitaria, è utile che migliaia di impianti sportivi restino chiusi? Non è invece opportuno che, applicando i protocolli di sicurezza, queste strutture possano riaprire? Centinaia di migliaia di persone che lavorano nell’ambito sportivo e milioni i cittadini italiani che si dedicano all’attività fisica chiedono risposte.

Emendamento riaperture palestre, bocciato: ma perché?

E’ ancora giallo sulle ragioni che hanno portato al ‘NO’ all’emendamento presentato alla Camera da FdI al decreto Covid proprio per chiedere la riapertura di palestre, piscine, scuole di Danza, nelle zone gialle. Il testo è stato respinto con 217 voti contrari, ben 160 astenuti, e 66 favorevoli.

Le polemiche sono state chiaramente evidenti, molti hanno scritto se quei 160 non si fossero astenuti, forse oggi le palestre potrebbero riaprire. Maggior scalpore ha generato il sapere che, come riporta Leggo, tra gli astenuti vi sarebbero anche molti deputati di Lega e Forza Italia.

Perché ha fatto particolarmente scalpore questo dettaglio? Perché è di ieri la dichiarazione di Salvini, Leader della Lega, che ha chiaramente espresso non solo parere favorevole alle riaperture, ma addirittura ha proposto una data certa, nel corso di una sua intervista. Molti si sono chiesti, commentando sui social la notizia, a che gioco si stia giocando.

Se in aula, dicono basiti, si propone un emendamento, passando dunque oggettivamente dalle ‘parole ai fatti’, ma al momento di firmare gli esponenti della Lega, come dichiarano più fonti, si sono astenuti, paiono di poco senso le dichiarazioni di Salvini, pro apertura, di poche ore dopo.

Di propaganda, dicono i gestori delle palestre, non viviamo e nulla ce ne facciamo, abbiamo bisogno di fatti concreti e porre il voto favorevole a quell’emendamento di Fratelli d’Italia avrebbe fatto la differenza. Vi riportiamo, comunque per completezza di informazioni, quando dichiarato da Salvini.

Riaperture palestre: Salvini propone una data certa: 7 aprile, ecco perché

Matteo Salvini, segretario della Lega, in un’intervista a “Libero Quotidiano” si è detto pro riaperture delle palestre e contrario al lockdown nazionale. E poi ha aggiunto: “Il 7 aprile, giornata mondiale della salute, potrebbe essere la data perfetta.

Poi ha specificato dicendosi contro le chiusure generalizzate che paralizzano l’economia: Bisogna agire a livello locale dove c’è una recrudescenza del virus, ma nelle zone gialle, o nella Sardegna bianca, dobbiamo mandare un messaggio di speranza e pianificare le riaperture“.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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