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Riforma pensioni 2021, Landini post incontro con Orlando: ecco le priorità

Nell’ultimo comunicato Stampa stilato dalla Cgil, che abbiamo ricevuto da Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, ben emergono le priorità che le parti sociali hanno reso presente al neo Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando nel corso del primo incontro conoscitivo tenutosi ieri, 14 febbraio, in video conferenza nel primo pomeriggio.

Per Landini tra i punti cardine da tenere in considerazione per il rilancio del Paese, vi sono indubbiamente quelli concernenti in lavoro, dato il periodo particolarmente delicato causa pandemia che ha messo ‘in ginocchio’ moltissime realtà, dunque sono stati chiesti: la proroga del blocco dei licenziamenti, continuità della cassa integrazione, il via al decreto ristori, proroga Naspi e Discoll.  Si è poi chiesta maggiore attenzione nel campo della formazione che deve divenire un diritto permanente per tutti i lavoratori, ed una revisione delle politiche attive per il lavoro con un’attenzione maggiore per l’occupazione femminile, per i giovani e per il mezzogiorno. Poi è stata domandata espressamente la riapertura del ‘cantiere previdenziale’ iniziato con il Ministro Cataldo, attraverso i punti indicati nella piattaforma unitaria- Cgil, Cisl, Uil- da cui si deve ripartire, dato anche l’avvicinarsi della scadenza della quota 100. Le sue parole nell’ultimo comunicato stampa diffuso a seguito dell’incontro tenutosi ieri alle 15 in videoconferenza con le OO.SS.

Pensioni 2021, Dichiarazione di Landini post incontro tra Andrea Orlando e CGIL CISL UIL

Così Landini di cui riportiamo integralmente l’ultima nota stampa che abbiamo ricevuto e che volentieri pubblichiamo dati i contenuti certamente sentiti dai lavoratori e dai futuri pensionandi alle prese con l’incertezza derivante dall’insediamento del nuovo Governo con premier Draghi: “Nell’incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali abbiamo ribadito la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti. Il decreto ristori deve inoltre coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso, prevedendo anche l’intervento di proroga di Naspi e Discoll, tutto ciò includendo anche i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura.

È necessario, inoltre, dare tutele ai lavoratori fragili e garantire risorse per sostenere i congedi. Serve poi arrivare in tempi brevi ad una riforma per un sistema di ammortizzatori sociali pubblico e universale dentro un regime assicurativo, in grado di garantire tutele e diritti uguali per tutti. La formazione deve diventare un diritto permanente per tutti i lavoratori e vanno riviste le politiche attive per il lavoro, con un potenziamento del ruolo pubblico, facendo le necessarie assunzioni, superando il precariato e prorogando il contratto dei navigator. Abbiamo la necessità, a partire dal PNRR, di creare nuova occupazione soprattutto per le donne, i giovani e nel mezzogiorno.

 È poi necessario porre un freno ai contratti pirata, che stanno aumentando sempre più, attraverso un provvedimento legislativo che dia valore erga omnes ai contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e da quelle datoriali maggiormente rappresentative, recependo così gli accordi interconfederali sulla rappresentanza. Per quanto riguarda i protocolli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, firmato dalle parti sociali e dal governo all’inizio della pandemia, è necessario rivederli e aggiornarli, alla luce dei cambiamenti che ci sono stati e al piano di vaccinazione.

Riforma pensioni 2021, quota 100 in scadenza, ora?

Così procede Landini nelle sue dichiarazioni post incontro tra Governo e OO.SS riferendosi alla necessità di riaprire i tavoli di confronto sulla tematica previdenziale, argomento decisivo alla luce della scadenza della misura di pensionamento anticipato quota 100 che vedrà la fine della sua sperimentazione al 31/12/2021 e che, se nulla si farà, farà riemergere lo ‘spauracchio’ dello scalone di 5 anni, dai 62 attuali ai 67 della riforma Fornero: “Abbiamo posto la necessità di aprire il confronto sul sistema previdenziale anche alla luce dell’avvicinarsi della scadenza di quota 100. Infine, abbiamo ricordato il lavoro svolto dai patronati e dai Caf durante questa fase di pandemia e dell’importanza che si intervenga per valorizzare la fondamentale funzione che hanno svolto e stanno svolgendo.

Poi facendo notare la disponibilità al confronto del neo ministro Orlando che fa ben sperare sui prossimi incontri, conclude con : “Il ministro si è assunto l’impegno di riconvocare le organizzazioni sindacali entro la fine di questo mese per avanzare una prima proposta sugli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive e per presentare una agenda di lavoro per affrontare i temi posti da Cgil Cisl e Uil nell’incontro odierno”.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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