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Rimangono gravi le condizioni del ragazzo caduto dal tetto nel Comasco

COMO. Rimangono molto gravi all’ospedale di Como le condizioni di un ragazzo di 16 anni che nel primo pomeriggio è precipitato dal tetto di un’azienda di Mariano Comense (Como), in via Sant’Ambrogio. Dai primi accertamenti, il ragazzo, in compagnia di due amici, sarebbe salito sullo stabilimento industriale molto probabilmente per effettuare un percorso di parkour.

Il parkour è un’attività nata in Francia agli inizi degli Anni Novanta e consiste nel superare ostacoli architettonici di vario tipo con volteggi, salti, acrobazie, scalate, arrampicate, corsa in ambiente urbano o campestre con la maggior efficienza, adattabilità al luogo, elasticità, semplicità di movimenti.

I tre ragazzi si trovavano sul tetto dell’azienda quando, a causa del cedimento di un lucernario o di un pannello, il sedicenne è precipitato da un’altezza di cinque metri, cadendo negli spazi industriali. L’impatto è stato violentissimo e il ragazzo ha subito perso conoscenza. L’allarme è stato lanciato dai dipendenti dell’azienda, che hanno sentito un forte tonfo. Il giovane è stato trasportato in elicottero all’ospedale Sant’Anna di Como in codice rosso.

Un episodio analogo sarebbe accaduto ieri l’altro a Fiumicino nel parcheggio dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci. Un 30enne di origini tunisine è morto dopo essere precipitato dal terzo piano di uno dei parcheggi esterni allo scalo. Pare che il giovane stesse facendo parkour, precipitando da un’altezza di circa 20 metri. Sul posto sono intervenute la Polizia scientifica e la Polaria, che hanno constatato come sul corpo del 30enne non fossero presenti segni di violenza. Tutte le ipotesi investigative restano in ogni caso aperte.

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