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Salvini “Tria firmerà il decreto per i rimborsi agli investitori delle banche”

ROMA. “Qualcosina abbiamo fatto in questi nove mesi. Le clausole Iva non sono scattate e non scatteranno”. Stiamo lavorando con tutti i nostri uomini che si occupano di imprese. Non scatterà alcun aumento dell’Iva”. Lo ha assicurato il vicepremier Matteo Salvini nel suo intervento al Forum di Confcommercio.

Il ministero dell’Economia “ci sta mettendo troppo”: ha detto Salvini, parlando dei rimborsi agli investitori delle banche. “Al ministero stanno aspettando la risposta dell’Europa – ha aggiunto – io mi sono rotto le palle di aspettare la risposta dell’Europa e oggi lo dirò allo stesso ministro dell’Economia, perché i risparmiatori non possono aspettare i tempi dell’Europa”. A Tria spetta firmare e io “personalmente gli chiedo di farlo”.

Quanto al governo, afferma Salvini, “se dipende da me, questo governo arriva alla fine mantenendo tutti gli impegni presi”. Che Conte fosse più vicino ai Cinque Stelle “lo sapevamo. Era nella loro squadra di governo. Quindi va benissimo così e stiamo lavorando bene – ha concluso – Non ho gelosie”.

GIOVANNI TRIA ECONOMISTA

“Saremo noi a salvare l’Europa, ma l’Europa si salva se cambia” , ha aggiunto il vicepremier leghista. “Io con questi vincoli – ha aggiunto – non sono in grado di garantire benessere e piena occupazione”, ovvero gli obiettivi per cui l’Unione è nata.  “All’ appello dell’ex presidente Prodi di mettere la bandiera europea alla finestra io ho messo bandiera del Milan”, ha detto Salvini nel passaggio dedicato all’Unione Europea. Salvini ha espresso anche preoccupazione per il trend di decrescita. “Se non mettiamo gli italiani nelle condizioni di mettere al mondo figli, nel 2050 l’Italia non c’è più, è una enorme casa di riposo”. 

“Sono convinto che l’Italia abbia ripreso una posizione centrale”: ha affermato ancora Salvini, facendo l’esempio delle politiche migratorie in cui “se si fosse aspettato l’Europa, avremmo vissuto mesi come in passato ma abbiamo deciso di fare da soli”. “E’ nostro dovere – ha aggiunto – decidere chi entra nel nostro Paese”. Quanto alla legge sulla cittadinanza, secondo il ministro dell’Interno, “va bene così com’è”. Sulla sicurezza “se ci sono consigli da qualunque sindaco, da qualunque parlamentare, da qualunque ministro per migliorare la qualità della sicurezza in Italia – ha aggiunto – io sono contento. “Detto questo, io – ha ribadito il ministro dell’Interno – io lavoro al modello italiano che è uno dei migliori al mondo”.

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