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Scontri a Genova, la Procura indaga su manifestanti e polizia

GENOVA. La Procura di Genova aprirà due fascicoli sugli scontri avvenuti giovedì fra manifestanti e polizia in occasione del comizio di ieri organizzato Casapound. Al momento entrambi sono contro ignoti: uno per resistenza, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi per i manifestanti e l’altro contro il gruppo di poliziotti del Reparto Mobile che ha picchiato il giornalista di Repubblica Stefano Origone, rompendogli due dita, una costola e provocandogli altre lesioni. Le ipotesi di reato sono lesioni aggravate dall’uso dell’arma, cioè il manganello, e dalla gravità delle lesioni. 

“E’ assurdo che accadano fatti del genere. Il giornalista Origone era in piazza a svolgere il suo lavoro di cronista in modo pacifico e non so come possa essere stato scambiato per un facinoroso”, ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che ha telefonato al giornalista di Repubblica per esprimergli solidarietà.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Ho sentito il questore di Genova: non è possibile che ogni volta che scendono in piazza i centri sociali ci siano violenze. Stiamo studiando qualcosa per evitare questi fatti”. Ed ha aggiunto: “Non è possibile che ci siano poliziotti e carabinieri perennemente aggrediti – aggiunge – gente che va in giro con i caschi, con le spranghe, con gli spray, con i bastoni, a volto coperto”.

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