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Svolta storica in Italia: arriva il primo via libera per il suicidio assistito

Per la prima volta in Italia un Comitato etico ha riscontrato i requisiti delle condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale per l’accesso al suicidio assistito e lo ha autorizzato. Si tratta di una svolta storica per il Paese e di una vittoria importante conquistata da parte dell’Associazione Luca Coscioni, che da anni si batte per l’autodeterminazione del malato nelle scelte di fine vita e per la legalizzazione dell’eutanasia. Proprio lo scorso ottobre l’associazione ha depositato in Cassazione 1,2 milioni di firme raccolte per poter votare un referendum sull’eutanasia legale nella primavera 2022.

A concedere il via libera definitivo a Mario (nome di fantasia), 43enne tetraplegico da 11 anni rimasto paralizzato dopo un incidente, è stata l’Azienda Sanitaria delle Marche. Nonostante il risultato finale la battaglia intrapresa è stata lunga e molto combattuta. L’uomo si era rivolto all’Associazione Luca Coscioni per poter esercitare il proprio diritto a ricorrere al suicidio assistito in Italia, così come stabilito dalla Corte Costituzionale nel caso DJ Fabo/Cappato.

La lunga battaglia di Mario, tetraplegico da 11 anni

Dopo il diniego dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche (ASUR), una prima e una seconda decisione definitiva del Tribunale di Ancona, due diffide legali all’Asur Marche, Mario ha finalmente ottenuto il parere del Comitato etico, che a seguito di verifica delle sue condizioni tramite una gruppo di medici specialisti nominati dall’Asur, ha confermato che possiede i requisiti per l’accesso legale al suicidio assistito.

Il Comitato Etico ha esaminato la relazione dei medici che nelle scorse settimane hanno attestato la presenza delle quattro condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale nella sentenza Capato-Dj Fabo:

  1. Mario è tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale;
  2. È affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che reputa intollerabili;
  3. È pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli;
  4. Non è sua intenzione avvalersi di altri trattamenti sanitari per il dolore e la sedazione profonda.

suicidio assistito
Vasco Rossi ha appoggiato pubblicamente il referendum sull’eutanasia legale

Mario :”Finalmente libero di scegliere il mio fine vita. Non si può giocare sul dolore dei malati”

Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni”, ha commentato Mario dopo aver letto il parere del Comitato etico. “Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita – rende noto l’Associazione Coscioni -. Nessuno può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni“, e “condannarmi a una vita di torture. Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perché si sta giocando sul dolore dei malati“.

A questo punto i legali di Mario, guidati dal Segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, risponderanno all’ASUR Marche per definire le modalità di auto somministrazione del farmaco letale, affinché la volontà dell’uomo e la sentenza della Corte Costituzionale vengano finalmente rispettate.

È molto grave che ci sia voluto tanto tempo, ma finalmente per la prima volta in Italia un Comitato etico ha confermato per una persona malata, l’esistenza delle condizioni per il suicidio assistito“, è quanto ha dichiarato l’avvocato Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Coscioni e codifensiore di Mario.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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