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Torino: ieri 200 i fermati del “blocco nero” facinoroso

TORINO. Le circa duecento persone che ieri a Torino sono stati bloccate dalla polizia in via Aosta prima che potessero unirsi ai cortei anarchici erano “pericolosissimi componenti del cosiddetto blocco nero, l’ala più violenta della galassia anarco-insurrezionalista internazionale”.

Lo ha detto il questore, Francesco Messina, che ha spiegato come il gruppo fosse in possesso di “un vero e proprio arsenale” (bottiglie piene di benzina, uova di vernice, fumogeni, pesanti bocce in acciaio, maschere antigas, caschi, torce a fuoco da segnalazione) con cui scatenare “un’opera di devastazione”. La Digos, che è intervenuta dopo un lavoro di analisi , ha identificato persone provenienti da Francia, Belgio, Svizzera, Spagna e Grecia. Le denunce per ora sono 74. Fra gli italiani, diverse decine erano arrivate da Trento. Due erano frequentatori del centro sociale torinese (da poco sgomberato) Asilo occupato, arrestati ai primi di febbraio e in seguito rimessi in libertà dal tribunale del riesame.

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