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Trovato il corpo di Sartori, il tecnico scomparso a Milano

E' stato ritrovato in una cascina il corpo del giovane tecnico scomparso a Milano. Al collo del giovane un filo elettrico, si ipotizza il suicidio, ma la vicenda presenta dei misteri

Giacomo Sartori, il tecnico informatico scomparso nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 settembre a Milano, è stato trovato senza vita, impiccato con un cavo elettrico  a Casorate primo (Pavia).

Per il trentenne pare si tratti si suicidio e vicino al luogo dove giaceva il corpo con al collo un filo elettrico e accanto una catena, era parcheggiata la sua auto.   La vicenda presenta qualche lato  da chiarire.   

L’allontanamento del tecnico è misterioso

Il ragazzo è scomparso dopo una serata passata con amici in una vineria sui Bastioni di Porta Venezia a Milano. Nel corso della serata gli era stato rubato il pc che usava per il lavoro. Un furto che lo aveva innervosito e che ha fatto venire in mente agli inquirenti più ipotesi . 

L’ultima volta volta è stata la sera del 17 settembre alle 23,30. La mattina del sabato non si è presentato al lavoro, nella ditta informatica di Assago dove lavorava e per una settimana nessuno ha più avuto sue notizie.

Prima del ritrovamento del suo corpo, erano sbucati nel giardino di Indro Montanelli a Milano il suo portafogli e due suoi mazzi di chiavi. Si è pensato ad un gesto dei ladri del suo zaino che si sono voluti sbarazzare dei suoi oggetti personali. 

Il corpo di Sartori ritrovato in una cascina

I dai carabinieri del comando provinciale di Milano hanno ritrovato il corpo di Sartori all’interno di una cascina. Gli investigatori hanno svolto un sopralluogo nello stabile dopo aver ritrovato la vettura regolarmente chiusa e senza segni di danneggiamento. Questo li ha spinti a ipotizzare che il 29enne si fosse allontanato a piedi percorrendo una breve distanza. E a pochi metri è stato ritrovato il corpo. Si ipotizza che si sia suicidato impiccandosi.

Si indaga comunque sull’ultima sera prima della scomparsa per aver un quadro più chiaro e veritiero possibile di quanto accaduto al giovane informatico.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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