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Xylella, Centinaio in Puglia: chiedo scusa come ministro

LECCE. “L’Europa sa bene che se la Xylella è arrivata in Salento non è perché vi sia arrivata da Marte, ma perché i confini dell’Europa non sono sicuri. La responsabilità dell’arrivo in Salento della Xyella sta in un’Europa che da un lato, in alcuni Paesi come l’Italia, sembra matrigna, permettendo tutto ad altri Paesi”. Sono queste le parole pronunciate ieri dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio nel teatro Politeama Greco di Lecce, dopo il sorvolo in elicottero su 165 km di area infetta da Xylella .

“Se penso – ha proseguito – che in un porto importante come quello Rotterdam, in un Paese dove pensano di essere più civili di noi, non abbiano fatto un controllo elementare come quello sulla xylella significa, sono convinto, che ci sono delle responsabilità ben precise dell’Europa che forse dovrebbe prestare più attenzione a quei Paesi che fanno meno controlli semplicemente perché devono rispondere a logiche di mercato”.

E, ancora: “Chiedo scusa non come cittadino, ma come ministro dell’Agricoltura e come rappresentante dello Stato italiano. Chiedo scusa alla Puglia perché lo Stato, che si può chiamare ministeri, Regione, politica italiana o magistratura, in questi anni ha voltato la faccia dall’altra parte”.

“Purtroppo – ha concluso – i tempi della macchina burocratica per dare una riposta immediata si sono allungati perché in Italia c’è un mostro che mi fa schifo, un mostro che se gli tagli una testa gliene escono subito altre due, ed è la burocrazia. Per ogni mese perso ci sono stati 2 chilometri (di ulivi, ndr) infettati”.

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