• IL SANTO DEL GIORNO

15 marzo, Santa Luisa de Marillac, fondatrice delle Figlie della Carità

Louise de Marillac nasce a Parigi nel 1591. La sua non è un’infanzia serena anche se il padre appartiene ad una delle più importanti famiglie della Francia. Della madre non si sa nulla e alla sua educazione provvede il babbo. E’ una bambina intelligente e saggia. I suoi primi rudimenti scolastici li apprende nel convento delle domenicane di Poissy. L’atmosfera raccolta, devota e culturalmente stimolante le piace immediatamente. All’età di 11 anni perde il padre e la sua vita si complica: la famiglia della matrigna e gli altri parenti non si preoccupano eccessivamente di lei e del suo destino.

La ragazza cresce devota con l’intento di consacrarsi al Signore: all’età di 18 anni Luisa si prepara ad entrare in un convento, ma la sua richiesta viene respinta a causa della sua precaria salute. Per lei si pensa al matrimonio di interesse. Nel 1613 si unisce allo scudiero e segretario di Maria de’ Medici, Antonio Le Gras. Nasce ben presto un figlio, ma Luisa continua a condurre una vita di devota che la porta a frequentare prelati, mettendosi in mostra anche grazie a una buona formazione intellettuale e spirituale, ed una vita cristiana buona. Il matrimonio, in ogni caso, rappresenta per lei per lei ma fonte di difficoltà e di ansietà. Cerca pertanto la salvezza nell’ascesi, nell’umiltà, nell’abnegazione. Spesso anche in maniera esagerata: è un’anima in difficoltà spirituale, in grande pena e dalla psicologia ferita profondamente.

I frequenti colloqui con Francesco di Sales, incontrato la prima volta a Parigi nel 1618, aiutano comunque Luisa a superare le proprie sofferenze e nel 1624, grazie all’incontro con Vincenzo de’ Paoli, diventa cofondatrice dell’Istituto delle Figlie della Carità. Poco dopo, nel dicembre 1625, morto il marito ed entrato in seminario il figlio Michele, accoglie in casa sua le prime giovani venute dal contado per mettersi al servizio dei poveri, in collaborazione con le Dame della Carità. E’ il primo nucleo della nuova congregazione, dai lei guidata fino alla morte, avvenuta a Parigi nel 1660.

Luisa diventerà la vera compagna di Vincenzo de’ Paoli per le opere di carità sociale, standogli vicino con molta discrezione, con molta saggezza e anche tenerezza spirituale, rasserenando il suo spirito con il richiamo continuo all’amore di Dio per ciascuno di noi e quindi anche per lei (per farle vincere il suo moralismo, gli scrupoli e il ricordo dei propri errori).

Santa Luisa è stata beatificata il 9 maggio 1920 e canonizzata l’11 marzo 1934 dal Papa Pio XI.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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