• IL SANTO DEL GIORNO

29 aprile: Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia

Santa Caterina nasce il 25 marzo 1347 a Siena in quella che oggi è la nobile contrada dell’Oca. È la ventiquattresima figlia delle venticinque creature che Jacopo Benincasa, tintore, e Lapa di Puccio de’ Piacenti misero al mondo. Giovanna è la sorella gemella, ma morirà neonata. Aveva solo sei anni quando le apparve Gesù vestito maestosamente, da Sommo Pontefice, con tre corone sul capo ed un manto rosso, accanto al quale stavano san Pietro, san Giovanni e san Paolo. Il Papa all’epoca si trovava ad Avignone e la cristianità era minacciata dai movimenti ereticali.

Caterina non ebbe l’opportunità di andare a scuola. Già a sette anni fece voto di verginità. Preghiere, penitenze e digiuni costellarono le sue giornate, dove non c’era più spazio per il gioco. I suoi genitori avviarono i primi discorsi per prometterla in sposa già dall’età di 12 anni, ma lei si oppose sempre fermamente. L’unica richiesta fu quella di avere a disposizione una stanzetta che sarà la sua “cella” di terziaria domenicana (o Mantellata, per l’abito bianco e il mantello nero). La stanzetta divenne cenacolo di artisti e dotti, di religiosi e di teologi, tutti più istruiti di lei. Verranno chiamati “Caterinati“.

Santa caterina
Matrimonio mistico di santa Caterina, Clemente De Torres (Wikipedia)

Caterina si avvicinò alle letture sacre pur essendo analfabeta: ricevette dal Signore il dono di saper leggere e imparò a scrivere, ma la maggior parte dei suoi messaggi fu dettata. Attraverso delle lettere riusci a comunicare con papi e re, donne di casa e regine, e persino con i detenuti. Tra le sue convinzioni riteneva necessario assistere i malati e i poveri, che rappresentavano l’immagine di Cristo sofferente in terra, ed erano inoltre la via per trovare il Signore. Sono noti diversi episodi di carità verso i poveri (come dei vestiti dati ai più bisognosi o un mantello donato ad un povero pellegrino) e verso gli infermi (come Cecca la lebbrosa, che lei assiste e cura con amore, nonostante il cambio riceva percosse e insulti).

Caterina si recò ad Avignone, in qualità di ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di pace presso papa Gregorio XI. Ma diede al Pontefice la spinta per il ritorno a Roma, nel 1377. Successivamente dovette recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la ribellione di una parte dei cardinali che diede inizio allo scisma di Occidente. Purtroppo dopo questo incontro si ammalò e morì, a soli 33 anni. Venne canonizzata nel 1461 dal papa senese Pio II. Nel 1939 Pio XII la dichiarò patrona d’Italia con Francesco d’Assisi. È anche una delle compatrone d’Europa.

Alessio Yandusheff Rumiantseff

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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