TEHERAN. L’Iran ha avviato come annunciato la terza fase del suo disimpegno dall’accordo sul nucleare iraniano siglato nel 2015. Il portavoce dell’agenzia atomica di Teheran ha annunciato che è iniziato a introdurre gas uranio all’interno delle centrifughe. Si tratta del quarto impegno su otto nell’ambito dell’intesa sull’arricchimento dell’uranio. L’Iran ha “attivato” nuove centrifughe avanzate, 20 Ir4 e 20 Ir6, con “una capacità molto maggiore delle precedenti”, ha detto il portavoce dell’agenzia atomica di Teheran, Behrouz Kamalvandi.
“Abbiamo iniziato a togliere le limitazioni imposte a Ricerca e Sviluppo dall’accordo. Questo includerà lo sviluppo di nuove e più avanzate centrifughe. Tutti questi passi sono reversibili, se le altre parti manterranno le promesse”. Il portavoce ha poi confermato che i siti nucleari saranno aperti agli ispettori Onu e che un team dell’Aiea arriverà oggi in Iran per delle ispezioni. Ci sarà comunque un nuovo ultimatum di 60 giorni agli europei per proseguire i negoziati. “Il terzo step potrà non apparire impressionante, ma è di straordinaria importanza e accelererà considerevolmente le attività dell’Organizzazione per l’energia nucleare” iraniana. Ora, al contrario delle “nostre prime conversazioni”, con il presidente francese Emmanuel Macron, “ci capiamo molto bene”. Proseguono i negoziati sulla proposta francese per salvare l’accordo sul programma nucleare di Teheran (Jcpoa); Parigi ha messo sul piatto una linea di credito da 15 miliardi di dollari chiedendo in cambio il ritorno della Repubblica islamica al pieno rispetto dell’intesa. “Loro sanno cosa vogliamo e noi sappiamo cosa vogliono, è tutto chiaro”, ha affermato Rouhani, Esistono ancora alcuni temi in cui persistono differenze tra i due paesi e sui quali non è stato raggiunto l’accordo finale. Rouhani ha precisato che i colloqui con la Francia dureranno cinque mesi e proseguiranno fino a fine anno: “I francesi dicono che parleranno con altri Paesi europei, così come con la Cina e gli Stati Uniti, e creeranno il coordinamento necessario”.