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Coronavirus, in Usa nuova impennata nei decessi: ieri 2.494 vittime

Negli Stati Uniti si sono registrate 2.494 vittime nelle ultime 24 ore a causa del Coronavirus, contro i 1.258 del giorno precedente. Il bilancio delle vittime nel Paese sale complessivamente a 53.511, con 936.293 casi di contagio. È quanto emerge dagli ultimi dati della John Hopkins University. Il dato di ieri era stato il più basso delle ultime tre settimane lasciando sperare in una inversione di tendenza, smentita però nelle successive 24 ore.

Intanto secondo il presidente Usa Donald Trump non vale più la pena partecipare ai briefing. È quanto dichiarato dal tycoon su Twitter, dopo che per la prima volta, da oltre un mese a questa parte, non è comparso all’appuntamento quotidiano con la stampa della task force anticoronavirus della Casa Bianca. Un tweet che conferma le indiscrezioni secondo cui i più stretti consiglieri del presidente americano hanno consigliato di diradare le apparizioni per evitare il rischio di una sovraesposizione mediatica nociva in vista della prossima campagna elettorale

Qual è lo scopo di tenere delle conferenze stampa dalla Casa Bianca quando i patetici media non fanno altro che domande ostili, e poi si rifiutano di riferire accuratamente la verità o i fatti. Ottengono risultati, in termini di ascolti, da record e gli americani non ottengono altro che fake news. Non vale il tempo e gli sforzi!

Poco dopo le prime affermazioni è seguito un altro tweet nel quale il presidente Trump ha rincarato la dose sia nei confronti dei media, che in quelli dei rivali democratici: “Non ho mai detto che la pandemia fosse una bufala! Chi direbbe una cosa del genere. Ho detto che i Democratici non fanno nulla, e insieme ai loro amici “patetici media”, sono una bufala. Sono stati interpellati sulla questione e sono rimasti imbarazzati, pur ammettendo di aver sbagliato hanno continuato a diffondere menzogne!

2.494 vittime usa
Donald Trump

In Canada da inizio emergenza oltre 45mila contagi

Il numero dei contagi da Coronavirus in Canada ha superato i 45.000 (45.354) dal 15 gennaio a oggi, con 1.466 casi nelle ultime 24 ore. Il dato recente è leggermente in calo rispetto a venerdì, quando erano stati registrati 1.778 contagi. La maggior parte dei casi si è registrata nelle province di Quebec (23.267), Ontario (13.995) e Alberta (4.233). Tamponi sono stati effettuati su un totale di 684.200 persone. Circa 16.400 sono i pazienti guariti, 2.465 sono morti. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che, secondo le previsioni del governo, l’epidemia in Canada raggiungerà il suo apice a fine maggio e che la prima ondata dell’infezione si concluderà a fine estate.

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